Covid, che Natale sarà? Green pass, spostamenti, pranzi e piste da sci: ecco tutte le ipotesi

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

La crescita dei contagi e i timori per le vacanze di Natale che si avvicinano. Per gli impianti da sci serve il green pass, per i mercatini non è prevista alcuna limitazione

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Per le feste di Natale l’Italia sarà prevalentemente bianca e questo vuol dire che sarà possibile incontrarsi, fare feste, stare in famiglia e con gli amici, andare nelle seconde case e organizzare viaggi, andare in giro per negozi e mangiare al ristorante. Si potrà anche sciare e andare in discoteca, andare al cinema e a teatro, visitare mostre e musei. Per tutte queste occasioni bisognerà avere sempre il green pass da esibire all’ingresso o prima di salire a bordo di aerei e treni ad alta velocità . Ed è probabile che le regole non siano quelle attuali.

Intenzione del governo, che deve però attendere il parere del comitato tecnico scientifico, è di abbreviare la durata del green pass da 12 a 9 mesi senza escludere di arrivare sino a 6. Ma anche di rivedere il sistema che consente di ottenere la certificazione verde con il test. Si valuta se lasciare il tampone rapido oppure soltanto quello molecolare in ogni caso di ridurre la validità: da 48 a 24 ore per l’antigenico, da 72 a 48 per il molecolare.

Alcune regioni rischiano però di trovarsi in fascia gialla e in questo caso, pur rimanendo l’obbligo di green pass, scatteranno alcune limitazioni. Al momento non si può escludere che per Natale ci siano regioni in zona arancione o rossa. Ma visto l’andamento della curva epidemiologica, e soprattutto la situazione degli ospedali con i reparti di area medica e quelli di terapia intensiva ancora molto sotto la soglia critica, si tratterebbe di un numero esiguo. Non si può invece escludere che ci siano aree limitate dove — per circoscrivere i focolai — governatori o sindaci potrebbero decidere di far scattare le misure previste per le fasce più alte di rischio.

C’è chi pensa a un lockdown per i non vaccinati, chi ipotizza limitazioni più contenute per chi non è immunizzato. Alla fine sarà il governo a decidere una linea uguale per tutti con restrizioni che comunque potranno essere applicate soltanto in zona arancione o rossa.

Tampone o corridoi per chi arriva in Italia, «corridoi» per le Maldive
In vista delle vacanze di Natale molti turisti hanno già scelto l’Italia come meta e molti italiani stanno programmando viaggi. Gli spostamenti all’interno del nostro Paese sono liberi, le uniche limitazioni potrebbero riguardare quelle aree che dovessero diventare arancioni o rosse dove per entrare si deve avere il green pass.
Chi arriva in Italia deve esibire il green pass se proviene dagli Stati dell’Unione europea mentre se arriva dagli altri Paesi deve presentare oltre al green pass un tampone negativo effettuato nelle 72 ore precedenti.
Chi esce dall’Italia deve invece verificare quali regole sono state emenate nel Paese di arrivo perché alcuni Stati dell’Ue con un alto numero di contagi stanno prevedendo restrizioni per i non vaccinati e addirittura lockdown mirati. Un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza ha creato corridoi turistici Covid-free per vaccinati o guariti verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam). Quarantotto ore prima del rientro si deve fare il tampone.

In zona gialla al ristorante solo in quattro per ogni tavolo
Per le feste e i cenoni se si sta in zona bianca non ci sono limitazioni. Gli scienziati raccomandano comunque di indossare la mascherina anche nelle abitazioni private se ci sono molte persone e soprattutto soggetti fragili e di continuare a mantenere alcune precauzioni come l’igienizzazione delle mani. Per le feste nei locali valgono le regole che si applicano ai banchetti dopo le cerimonie. In zona gialla non ci sono limitazioni nelle abitazioni private mentre nei locali pubblici ci sono limitazioni. Nei ristoranti al chiuso non si può stare al tavolo in più di quattro persone a meno che non si sia tutti conviventi. In zona gialla le discoteche sono chiuse, così come in zona arancione e rossa. In zona arancione o rossa le regole per le feste e i cenoni sono invece molto restrittive anche perché i bar e i ristoranti al chiuso non sono aperti al pubblico se non per l’asporto. Possono però effettuare consegne a domicilio. Per questo il governo valuterà se consentire l’ingresso soltanto a chi è vaccinato.

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