Germania, c’è il governo, Olaf Scholz cancelliere da dicembre. Salario minimo a 12 euro, voto ai 16enni, cannabis legale
di Paolo Valentino
La coalizione «semaforo» tra socialdemocratici, verdi e liberali presenta il «contratto» di governo. Voto ai sedicenni e salario minimo a 12 euro. Il liberale rigorista Christian Lindner alle Finanze, Annalena Baerbock agli Esteri, vicecancelliere l’altro leader verde Robert Habeck
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO – Il nuovo governo tedesco – fondato sull’alleanza tra
socialdemocratici, verdi e liberali – è pronto. «Il semaforo c’è», ha
annunciato il futuro cancelliere Olaf Scholz,
spiegando che a unire i tre partiti, i cui rispettivi colori sono
rosso, verde e giallo, «è la volontà portare avanti il Paese, renderlo
migliore e tenerlo coeso».
Un documento di 177 pagine mette nero su bianco l’accordo di governo, raggiunto dopo quasi due mesi di negoziato. Verrà ora sottoposto all’approvazione delle istanze di partito: Spd e Fdp in due congressi straordinari, i Grünen con un voto per posta fra i militanti. I punti qualificanti del programma sono l’aumento del salario minimo a 12 euro, un piano edilizio per costruire 400 mila nuovi appartamenti l’anno, la lotta alla povertà infantile, la stabilizzazione delle pensioni, ma soprattutto «un massiccio programma di investimenti pubblici nell’agenda climatica e nella digitalizzazione». Quest’ultimo obiettivo verrà tuttavia conseguito rispettando l’impegno alla stabilità finanziaria del Paese, concessione alla richiesta dei liberali che hanno ottenuto che in futuro venga confermato il freno all’eccessivo indebitamento, oggi sospeso a causa della pandemia. Interessante, tuttavia è che il documento evochi il tema della flessibilità a proposito del Patto di Stabilità e Crescita e si mostri aperto alla sua riforma: «Il Patto ha mostrato la sua flessibilità e su questa base vogliamo assicurare sviluppo, sostenibilità del debito e investimenti per il clima. In futuro la politica fiscale europea dev’essere basata su questi obiettivi, per rafforzarne l’efficacia di fronte alle sfide del tempo. Il PSC dovrebbe diventare più semplice e trasparente».
L’intesa prevede anche che la Germania anticipi al 2030 la chiusura di tutte le centrali a carbone, che fanno della Germania il Paese con più emissioni di CO2 in Europa. Scholz, che sarà il primo cancelliere socialdemocratico dopo 16 anni, dovrebbe essere eletto dal Bundestag già il 6 dicembre. «Il primo semaforo – ha detto l’uomo che succederà ad Angela Merkel – venne acceso a Berlino nel 1924 sulla Potsdamer Platz e fu un grosso avanzamento tecnologico. Può funzionare, si chiesero allora le persone? Oggi il semaforo è indispensabile per consentire a tutti di muoversi in sicurezza e senza intoppi. La mia ambizione è che anche questa coalizione del semaforo abbia un ruolo di svolta per la Germania».
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