La Commissione Ue, il Natale e le linee guida sulla comunicazione: «Non tutti celebrano le feste cristiane, siate sensibili»
Gli esempio
Guai a chi scrive «colonizzare Marte», avverte l’Ue, perché è un’offesa ai marziani; «cittadino immigrato», perché ferisce chi non ha cittadinanza; «vecchi», perché gli anziani si risentono; «malati di Aids», perché «malato» è un termine discriminatorio; citare coppie a caso come «Giovanni e Maria», perché disturba le Malika e i Mohammad che non portano nomi cristiani; iniziare un discorso con «signore e signori», perché basta un «cari colleghi»… Nemmeno andrà bene gridare Forza Azzurri ai prossimi Mondiali: bisognerà specificare se trattasi di nazionale maschile o femminile. Se poi parlate dell’Europa e vi riferite alle solite Berlino, Roma e Parigi, beh, siate un filo più inclusivi: perché non citare anche le periferiche Budapest e Vilnius? «Fai attenzione — avverte il dossier — a non menzionare sempre prima lo stesso sesso nell’ordine delle parole». A pagina 14, si va nel dettaglio: invece del solito «Mr» o «Mrs», o piuttosto che riferirsi a una signorina chiamandola «Miss», è preferibile un equilibrato «Mx», qualunque cosa significhi. Qui la commissaria Delli va capita, però. Prima d’entrare in politica coi laburisti, ha fatto l’attrice e la modella. E una volta ha vinto anche un concorso di bellezza: la incoronarono Miss Malta.
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