Covid e vaccini, i partiti non assecondino le paure delle famiglie

E gli ammalati colpiti, un numero ragguardevole, assolutamente non trascurabile, se vaccinati hanno potuto essere curati in maggioranza a casa propria, senza timori per la vita, tranne una minoranza di casi. Intanto vanno avanti gli esperimenti per la cosiddetta “pillola anti-Covid”, un farmaco che presto potrebbe essere prescritto dal medico di base, venduto in farmacia e tenuto a casa nell’armadietto delle medicine. A quel punto i timori delle famiglie italiane potrebbero davvero ridimensionarsi.

Perché allora la reazione dei governi continua a essere la stessa, dal vertice dei ministri della Salute europei alla stretta sui controlli del Ministero dell’Interno, in vista dell’entrata in vigore del Super Green pass dal prossimo lunedì? Perché, va detto e ripetuto, non è certo il momento di abbassare la guardia. E solo attenzione e disciplina dei cittadini possono garantire il diritto alla salute e alla mobilità. Ma anche perché, è inutile negarlo, una volta innescati, i nuovi allarmi sono difficili o impossibili da disinnescare: si tratti di giornali e tv che faticano ad aggiustare la rotta, degli scienziati che prima di tutto preferiscono la prudenza, e dei politici che non riescono a trovare la sintesi. Guardano i sondaggi, vedono che la gente è angosciata e l’assecondano. Anche se è l’esatto contrario di quel che dovrebbe fare una classe dirigente, chiamata sempre a scegliere, ad avere un ruolo di guida e ad assumersi le proprie responsabilità. 

LA STAMPA

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