“La Russia pronta all’attacco a gennaio con 175mila uomini dispiegati al confine con l’Ucraina”. Ecco le quattro basi del blitz
Jacopo Iacoboni
Un funzionario dell’amministrazione Biden ha detto venerdì sera che Mosca progetta di «lanciare l’offensiva militare contro l’Ucraina esattamente all’inizio del 2022, con una scala di forze doppia rispetto a quella che abbiamo visto la scorsa primavera durante il rapido rafforzamento militare della Russia vicino ai confini dell’Ucraina».
Forse mai come in questa occasione l’amministrazione americana lascia uscire, con il Washington Post, informazioni precise con anche un numero sull’ammassamento imponente di mezzi militari e soldati russi sul confine sud orientale dell’Ucraina. La cosa conferma ulteriormente quanto raccontato il 25 novembre da La Stampa, che riferì delle considerazioni di Fyodor Lyukanov, il politologo più vicino al Cremlino. Le immagini satellitari raccolte in queste settimane dall’intelligence americana e occidentali, a volte edite da think tank come il Csis, altre volte circolate riservatamente, mostrano adesso chiaramente non più uno, ma quattro punti in cui l’operazione russa si sta concentrando. Non si tratta più solo di Yelnya, la città bnon distante dalla Bielorussia, e a trecento chilometri dal confine ucraino (la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova aveva scritto una lettera dai toni aggressivi e sarcastici contro Repubblica, ma era stata smentita da numerose immagini satellitari), ma anche di due siti a Boyevo, 360 chilometri a nord est della città ucraina di Kharkiv, a Persianovka (a 170 chilometri da Donetsk, in Donbass, e 175 chilometri da Luhansk) e Novoozernoye, in Crimea.
In tutti questi luoghi, secondo una mole non smentibile di documenti riservati e fonti aperte, c’è ormai evidenza di movimenti recenti di truppe, artiglieria, materiale tattico d’assalto, russi. Fino a un numero potenziale di 175mila uomini. Materiali pesanti potrebbero essere lasciati leggermente indietro, pronti a essere dispiegati rapidamente su comando di Vladimir Putin. Secondo gli americani, si registra «un ampio movimento di 100 battaglioni. Prima di trasferirsi nel ritiro di Camp David, venerdì sera Biden ha detto «non accetterò la linea rossa di nessuno», e ha spiegato: «Siamo a conoscenza delle azioni della Russia da molto tempo e la mia aspettativa è che avremo una lunga discussione», chiaro riferimento al prossimo vertice virtuale con il presidente russo Putin. I russi, secondo Cnn, hanno ormai capacità sul posto, lungo il confine con l’Ucraina, per effettuare un’invasione rapida e immediata, compreso aver costruito linee di approvvigionamento, portato unità mediche e carburante che sono in grado di sostenere un conflitto prolungato, se Mosca scegliesse di invadere.
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