Effetto Green Pass: in due mesi vaccinato un milione di No Vax. Ma salgono i ricoveri
PAOLO RUSSO
ROMA. La curva dei contagi, anche se senza strappi, continua a salire, facendo venire il fiatone ai nostri ospedali. E così da lunedì l’Alto Adige va ufficialmente a tenere compagnia al Friuli Venezia Giulia in fascia gialla. Dove entro Natale rischiano di finire anche gli abitanti di Lombardia, Lazio, Liguria, Marche, Veneto e Calabria. Ma a mettere i bastioni tra le ruote del virus ci sono loro, i convertiti al vaccino. Perché sarà il semi lockdown dei non vaccinati che scatta da lunedì o la paura della nuova variante Omicron, fatto sta che sono un milione i renitenti della vaccinazione che dall’8 ottobre ad oggi hanno cambiato idea, tendendo il braccio. Ma quello che rincuora è l’impennata dell’ultima settimana, che come documentato dal commissario Figliuolo, ha toccato il record degli ultimi due mesi di 230mila prime dosi somministrate. Certo, restano da convincere ancora 6 milioni e 351mila over 12, che di dosi non ne hanno fatta nemmeno una. Ma se da questi ne sottraiamo circa 3 milioni, per i quali secondo il rapporto Censis presentato ieri il Covid non esiste, i restanti tre milioni e spicci, proseguendo al ritmo degli ultimi sette giorni, potrebbero essere inscritti nelle schiere dei vaccinati in sei mesi. Che potrebbero diventare molti meno se, come il governo si augura, il super Green Pass finirà per rendere troppo dura la vita di chi non ce l’ha.
Il virus intanto avanza. Come certificato dal monitoraggio settimanale a cura dell’Iss l’incidenza dei casi settimanali ogni 100mila abitanti è infatti salita da 125 a 155, anche se l’Rt segna un lieve flessione, passando da 1,23 a 1,20. Che equivale pur sempre a dire che 100 positivi ne contagiano altri 120.
Nonostante i vaccini mantengano una buona protezione contro la malattia grave da Covid, sono comunque destinati a crescere anche i ricoveri, pur se in minor misura. E infatti il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 7,3% contro il 6,2% della settimana precedente. Nei reparti di medicina sale invece di un punto e va al 9,1%. Una situazione di affanno che in alcune aree del Paese si trasforma in collasso. Come quello che ha spinto ieri la Asl 8 Berica di Vicenza a sospendere tutte le visite nei suoi ospedali, ad eccezione di pediatria, ostetricia ed emergenze.
Mentre osservando i valori regionali si capisce come a questo punto a rischio giallo per Natale sia quasi mezza Italia. Con quel che ne consegue in fatto di riduzione drastica delle capienze per cinema, teatri e stadi. Senza dimenticare l’obbligo di mascherina anche all’aperto.
Pages: 1 2