Spuntano altri 300 milioni per combattere il caro bollette. Confindustria contro i partiti
In ogni caso, al sindacato questa impostazione non è piaciuta e lo sciopero generale non può dirsi scongiurato. «Non ci sono risposte» alle richieste contenute nella piattaforma sindacale unitaria per una vera riforma fiscale e delle pensioni che superi la legge Fornero, per sostenere il lavoro contrastando la precarietà e nuove politiche industriali. Il direttivo della Cgil ieri ha sostanzialmente bocciato l’impostazione della manovra e ha chiesto di anticipare il confronto con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Per il segretario generale Maurizio Landini occorre «intensificare la mobilitazione, senza escludere iniziative di carattere generale», linea condivisa dalla Uil di Pierluigi Bombardieri. La Cisl del segretario Luigi Sbarra è per la prosecuzione della trattativa. Spazientita, invece, Confindustria. «Il tema non è il governo, sono i partiti che si sono concentrati su una spartizione degli 8 miliardi che nulla ha a che vedere con la crescita, nulla con i giovani» per i quali la manovra «non è positiva». Il presidente Carlo Bonomi ha esternato così la propria enorme delusione.
IL GIORNALE
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