Perché Massimo Ferrero è in carcere? L’arresto per bancarotta e reati fiscali: tutte le accuse

Nella documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza su ordine del procuratore di Paola Pierpaolo Bruni, le Fiamme gialle hanno riscontrato, studiando le carte della società Ellemme group situazioni patrimoniali inesistenti, riduzione di capitale sociale e una serie di attività economiche per indurre in errore i destinatari delle carte contabili. La Guardia di Finanza, poi, ha contestato a Massimo Ferrero e a sua figlia Vanessa la stipula a favore della società collegata Eleven Finance di un contratto di cessione di crediti e diritti di sfruttamento economico di opere, per un importo di 7.800.000,00. Gli stratagemmi finanziari messi in atto da Massimo Ferrero avevano come unico obiettivo quello di un arricchimento personale attraverso la creazione di società, poi messe in liquidazione, per non restituire il denaro ai creditori.

In particolare come emerge dalla situazione patrimoniale al 31 dicembre 2010 ottenendo finanziamenti da parte di società collegate al gruppo Ferrero, come la Ellemme, riducevano i debiti bancari della Blu Cinematografica srl, incrementando i debiti verso altri finanziatori, che non sarebbero stati più pagati. Oltre a Ferrero e alla figlia Vanessa e al nipote Giorgio, sono indagati nell’inchiesta di Paola, Giovanni Fanelli e Aniello Del Gatto, amministratore unico e liquidatore della Blu Cinematografica, Roberto Coppolone amministratore di fatto della Blu Line srl, Paolo Carini,presidente del Consiglio di amministrazione della Mediaport s.p.a, Cesare Fazioli, amministratore unico della Blu Line e Laura Siri, consigliera del consiglio di amministrazione della Ellemme.

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