Omicron e i contagi che corrono, cosa rischia l’Italia? Battiston: “Se non si argina, la strada estrema sarà il lockdown”
Ci sta dicendo che la strada che dovremo seguire sarà quella del lockdown?
«Ovviamente non lo so e mi auguro che non sia questa la soluzione. L’Italia ha una forte protezione vaccinale, più Green Pass, mascherine etc., che la rendono diversa sia dal Sud Africa che dal Regno Unito. Ma guardiamo a quello che sta accadendo nel Regno Unito. I contagi corrono, la pressione sulle terapie intensive aumenta, così come aumenta il numero dei morti. Sappiamo bene che i dati sui morti arrivano circa 2 settimane dopo il ricovero in ospedale, per cui è presumibile che in UK il dato relativo alle vittime sarà destinato a crescere. Il senso di emergenza appare chiarissimo nelle dichiarazioni ufficiali. Boris Johonson ha provato a forzare la situazione imponendo l’uso della mascherina, ad esempio, ma il Parlamento ha bocciato questa ipotesi. Ma l’andamento dei numeri è davvero preoccupante. Non mi stupirei affatto se fra qualche settimana nel Regno Unito annunceranno lockdown o serrate; in questi mesi di abbassamento delle difese il virus si è diffuso moltissimo, per cui una transizione all’ Omicron rischia davvero di mettere in ginocchio, di nuovo, il loro sistema sanitario. Vi ricordate le scene del Natale 2020 a Londra?».
E da noi?
«Da noi i casi stanno aumentando, lentamente ma non a causa di Omicron, per ora. Le azioni messe in campo hanno l’obbiettivo di impedire che aumentino ancora: ci aspetteremmo di vedere degli effetti di queste misure per la fine dell’anno. Perché, diciamolo francamente, grazie a vaccini e utilizzo del Green Pass Rafforzato la situazione è ancora sotto controllo dal punto di vista sanitario: non sappiamo però quanto potremo reggere e quali saranno gli effetti della nuova variante Omicron, considerata la situazione vaccinale nel nostro paese. La regola base nel controllo di una epidemia è quella di abbassare il picco di ammalati, distribuendo i contagi su periodi di tempo più lunghi. Anche in questo caso dovremo operare in questo modo ma dobbiamo prima verificare come Omicron impatterà sul nostro sistema. Prima di pensare a misure estreme, arriveremo al cambio di colore e moduleremo la nostra vita in base all’andamento dei contagi, come siamo stati abituati fino ad ora: uno scenario di lockdown deve essere riservato solo a condizioni estreme, che però ancora non sono in vista, considerando le devastanti conseguenze economiche e sociali che comportano».
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