È sciopero, ma la manovra va avanti. Salta il tetto Isee per il Superbonus
Lo sciopero c’è, anche se monco. A non incrociare le braccia oggi saranno molte categorie per diverse ragioni: la scuola ci ha già pensato il 13 dicembre, e è andata benissimo. Ma soprattutto pesa il divieto del Garante: esonerati dall’astensione la sanità pubblica e privata, i servizi ambientali e le Poste. A fermarsi contro la manovra saranno tutti gli altri lavoratori della pubblica amministrazione e dell’industria; oltre ai rider, lo stop interessa anche i servizi, a partire dai trasporti: a rischio treni, aerei, bus e metro nel rispetto delle fasce di garanzie.
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Sin qui le categorie: ci sono poi le organizzazioni che non aderiscono alla mobilitazione generale indetta da Cgil e Uil che si svolgerà con eventi a Cagliari, Bari, Milano, Napoli e Roma (a piazza del Popolo parleranno i due leader, Landini e Bombardieri). Soprattutto spicca l’assenza della Cisl che manifesterà sabato sulla legge di bilancio, per cui il segretario Cgil dice: sono contrari pure loro. Indubbiamente per quest’ultima sigla lo sciopero è stato un grosso azzardo: nel mirino, più del governo c’è il Pd accusato di eccessiva subalternità a Palazzo Chigi. La Cgil non ha gradito di essere stata mollata su pensioni e fisco. Se l’adesione oggi sarà alta, il quadro nei prossimi mesi cambierà. Draghi dovrà accettare di trattare con le parti sociali più di quanto non faccia con gli stessi partiti. Se sarà un flop nei guai sarà Landini, per cui la partita odierna è decisiva.
E sono momenti importanti anche per la manovra: gli emendamenti del governo, attesi ieri in commissione, arriveranno solo oggi per divergenze nella maggioranza su stanziamenti minori. Ma la legge di bilancio – che il Senato dovrebbe licenziare con il voto di fiducia entro mercoledì – non subirà modifiche sensibili, e comunque non riguarderanno la parte fiscale, oggetto dello sciopero. Il premier è stato netto, anche se ha convocato i sindacati sulle pensioni la prossima settimana: prova della disponibilità al dialogo.
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