Rientro a scuola: ecco le nuove regole. Alle medie e superiori Dad al secondo contagio ma solo per i non vaccinati
di Gianna Fregonara
Asili nido e scuole dell’infanzia
Nel decreto approvato nel consiglio dei ministri non cambiano le norme che garantiscono la sicurezza per i bambini più piccoli che frequentano gli asili nido e le scuole dell’infanzia. La gestione dei contagi resta rigorosa, come già previsto dal protocollo di novembre: in presenza di un caso positivo nella sezione o nel gruppo classe, l’attività viene interrotta per dieci giorni. Tutti a casa perché i bambini non sono vaccinati e, a scuola, non devono portare né mascherina né altri dispositivi di protezione che potrebbero fare da barriera alla diffusione del virus. Per garantire la sicurezza dei loro insegnanti, sono previste mascherine Ffp2 per tutto il personale che è a contatto con i bambini più piccoli: da lunedì le distribuirà alle strutture scolastiche direttamente il servizio del commissario Figliuolo.
Scuola primaria
Per quanto riguarda gli alunni delle scuole primarie nel caso di un positivo in classe si applica la sorveglianza con un test antigenico rapido o molecolare da svolgere subito e da ripetere dopo 5 giorni, secondo la tempistica già prevista attualmente dal protocollo di novembre. In presenza di due casi o più la classe va in Dad per dieci giorni. Si è deciso di non intervenire alleggerendo il protocollo nelle scuole elementari – anche se si prevede la possibilità di test rapido e non solo molecolare – perché la percentuale di vaccinati è ancora troppo bassa. Iniziate a metà dicembre, le somministrazioni dai 5 agli 11 anni, hanno interessato per ora intorno al 10 per cento dei bambini, una quota troppo bassa che rende questa parte della popolazione ancora particolarmente vulnerabile dal contagio del Covid nella sua variante Omicron.
Scuole medie e superiori
Per gli studenti di medie e superiori si alleggerisce il protocollo. Con circa l’80 per cento di vaccinati in questa fascia, la quarantena e la Dad sono previste al secondo caso di positività per i compagni non vaccinati o i vaccinati e i guariti da più di 120 giorni, mentre per gli altri (compreso chi ha ricevuto il booster) la Dad per dieci giorni scatta soltanto al terzo caso di positività in classe, quando cioè si è in presenza in quello che si considera un focolaio. Con un caso la classe è in autosorveglianza, con obbligo di mascherina Ffp2. Fino al 28 febbraio gli studenti di medie e superiori potranno fare il test di tracciamento gratuitamente presso le farmacie presentando la ricetta del medico di base (o del pediatra), senza appesantire le Asl. Per questo il governo ha stanziato 92 milioni di euro che serviranno a finanziare il tracciamento con i test.
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