Il Covid dei piccoli, la trincea dei bambini
Grazia Longo
C’è chi pur essendo un malato oncologico ha genitori convinti No Vax che gli hanno trasmesso il Covid. Chi si è infettato nel ventre della mamma che non si era vaccinata in gravidanza per paura. E chi, non vaccinato, si è contagiato a scuola o a una festicciola con i compagni.
Il reparto Covid dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ospedale infantile d’eccellenza con 30 mila ricoveri all’anno, altrettanti interventi chirurgici e una media di 350 trapianti, sta per esplodere. Negli ultimi dieci giorni è passato da 15 a 51 piccoli pazienti e solo la sua perfetta organizzazione garantirà di reggere il picco atteso per la fine del mese. Suddiviso in due sedi, quella al Gianicolo (27 posti) e l’altra a Palidoro (24) sul mare, il centro Covid potrà essere ampliato al massimo di altri 25 posti letto. «Anche se per fortuna – spiega la pediatra infettivologa Annalisa Grandin, referente per i malati Covid ricoverati al Gianicolo – potremmo ricavarne altri ancora facendo indietreggiare la terapia subinteinsiva grazie a strutture modulari. La nostra parola d’ordine qui più che altrove è elasticità, perché i numeri possono variare all’improvviso e dobbiamo essere in grado di accogliere tutti i bambini che ne hanno bisogno».
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Il paziente più piccolo ha appena 13 giorni e per lui ieri mattina si sono dovute aprire le porte della terapia intensiva. Il più grande 19, ma dalla nascita è in cura al Bambino Gesù per una grave malattia. Contro il Coronavirus combattono poi altri 3 neonati, 6 lattanti sotto i 6 mesi, 3 adolescenti, mentre gli altri hanno l’età per frequentare la scuola materna o elementare.
Nella sede del Gianicolo, poco distante dalla terrazza che si affaccia su Roma con una vista mozzafiato, il reparto Covid è distribuito sui due piani del reparto Pediatria Infettiva. I corridoi sono arricchiti con fotografie di cuccioli di animali e personaggi dei cartoni animati, mentre le stanze, singole o doppie a seconda della gravità del contagio, sono personalizzate con i disegni dei bambini, i loro libri e giocattoli.
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