Coronavirus, le ultime notizie dall’Italia e dal mondo sul Covid, il green pass e i vaccini
di Valentina Santarpia
Gli aggiornamenti sul coronavirus di venerdì 7 gennaio
Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza Covid sono stati registrati in Italia oltre 200 mila contagi in 24 ore (qui il bollettino). Il tasso di positività sale al 19,28%. Allarme dell’Ordine dei medici di Napoli: si rischia il «codice nero» negli ospedali. L’obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da quando il decreto è pubblicato, non dal 15 febbraio. La multa per chi non ha il vaccino è 100 euro una tantum; per chi entra in negozi senza pass 400-1.000 euro. I presidi parlano di rientro a scuola «ingestibile» e chiedono 15 giorni di dad. Oggi potrebbero passare in giallo anche Abruzzo, Emilia Romagna, Val d’Aosta e Toscana; la Liguria in arancione. La campagna di vaccinazione, intanto, prosegue: il 90% della popolazione over 12 è nella situazione di aver ricevuto almeno una dose o di essere guarito da al massimo 6 mesi, l’86% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale (dati aggiornati alle 19.24 di ieri).
Ore 10.03- Record di casi tra i sanitari
«I dati dell’Istituto Superiore Sanità sono inconfutabili, adesso fanno davvero paura: siamo passati da 13.720 operatori sanitari contagiati ogni 30 giorni il 4 gennaio scorso, allo spropositato numero di 20.179 dopo soli 3 giorni, oggi 7 gennaio 2022. Praticamente 6459 operatori sanitari in più sono stati infettati in sole 72 ore, e quindi ben 5296 infermieri. Che cosa sta accadendo?». Così esordisce un preoccupato e indignato Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up.
Ore 9.25 – Rt a 1,43 (da 1,18) e indice raddoppia a 1669
Salgono ancora
l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza dei casi Covid in Italia:
l’incidenza riferita a ieri 6 gennaio è infatti pari a 1669 casi su 100mila abitanti e raddoppia rispetto al valore di 783 della scorsa settimana. L’Rt sale invece a 1,43 dal valore di 1,18 della settimana precedente.
In crescita anche il tasso di occupazione di posti letto in area
medica, 21,6%, e in terapia intensiva, 15,4%. Emerge, secondo quanto si
apprende, dal monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute
all’esame delle cabina di regia. Secondo il report, è «in forte aumento
il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (309.903
vs 124.707 della settimana precedente)» ed è in aumento anche «la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (50%
contro il 48%) e aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati
attraverso attività di screening (34% contro il 31%)». La Provincia autonoma di Trento, seguita dalle Marche e dal Piemonte
registrano questa settimana i valori più alti rispetto all’occupazione
di posti letto per malati Covid nelle terapie intensive: la PA Trento è
al 27,8% (rispetto alla soglia del 10%), le Marche al 23,9% e il
Piemonte al 21,7%. La maggiore occupazione dei reparti di area medica si
registra invece in Val d’Aosta (al 42,4% rispetto alla soglia 15%),
Liguria (34,2%) e Calabria (33,7%).
Ore 9.06 – Rasi (ex Ema): numeri sottostimati
«Questi numeri, 200
mila di ieri, sono destinati a salire ancora e sono ampiamente
sottostimati per il problema della bassa resa dei test antigenici che
erano stati fatti per altri tipi di varianti e che con la Omicron
mostrano tutta la loro debolezza». Lo ha detto il professore Guido Rasi,
ex direttore Ema e consulente del commissario per l’emergenza Covid,
generale Francesco Paolo Figliuolo, ad «Agorà» su Rai 3. Rasi ha anche
aperto alla proposta dei presidi:
«Per me due settimane di Dad sarebbero molto importanti, perché se oggi
siamo a 200mila casi, per lo più sottostimati, immaginiamo tra una
settimana cosa vedremo».
Ore 8.40 – Filippine, Duterte ordina l’arresto per i non vaccinati che escono di casa
Il presidente filippino Rodrigo Duterte
nel corso di un vertice con i membri della task force anti Covid ha
emanato un ordine che prevede l’arresto per le persone non vaccinate che
escono dalle proprie abitazioni. Secondo quanto riferito dal portavoce
del presidente Karlo Nograles,
la direttiva ha validità su tutto il territorio nazionale ed è stata
decisa per «proteggere i cittadini, perché l’essere non vaccinati mette
tutti in pericolo». In precedenza, le autorità dell’area metropolitana
di Manila, che comprende 16 città e oltre 13 milioni di abitanti,
avevano già imposto una serie di restrizioni ai viaggi a alle attività
delle persone non vaccinate, alle quali è concesso di uscire dalle
proprie abitazioni solo per ragioni essenziali.
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