“Il centrodestra ha più voti ma non basta. Se fa politica potrà eleggere uno dei suoi”

Il primo dei candidati al Colle, può essere il premier Mario Draghi ma Iv ha sempre spinto perché rimanesse a Palazzo Chigi.

«Non lo ha escluso lui, non saremo certo noi ad escluderlo. Certo, se così fosse la politica dovrebbe garantire innanzitutto continuità e stabilità».

Matteo Renzi dice che, se Draghi salisse al Quirinale, ci vorrebbe un accordo preventivo per una futura maggioranza.

«Assolutamente. Draghi fa benissimo il suo mestiere e nessuno potrebbe farlo come lui, ma se si raggiungesse un accordo per farlo andare al Quirinale bisognerebbe concordare come concludere la legislatura con un governo all’altezza delle importanti incombenze del 2022».

Non è possibile andare avanti con questa maggioranza, magari con un premier come Franco o Cartabia?

«Mai detto questo, bisogna a vedere se ci sono le condizioni e non è scontato che un altro riesca a tenere insieme la stessa maggioranza».

Dicono che Matteo Salvini sia pronto a smarcarsi dopo il voto sul Colle, ultimamente le tensioni sembrano accentuate tra i partiti di governo.

«Bisogna chiederlo a Salvini ed è meglio non fare previsioni, ma secondo me le tensioni sono più di prima solo perché sono legate alla complessità delle scelte di governo».

Scelte nella lotta al Covid, ma anche per la ripresa in economia…

«Siamo molto preoccupati per le vicende dell’energia. È uno dei punti sui quali si deve accantonare quella sorta di demagogia dei due governi Conte. Il Pd dice no al nucleare, no al gas e blocca nel Lazio i progetti su eolico e solare. Così, non riusciremo ad abbassare i costi e a dare risposte a imprese e famiglie».

IL GIORNALE

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