Covid, Figliuolo: «Il contagio da Omicron scende». E apre alle modifiche chieste dalle Regioni
Slitta la riunione governo-Regioni. Fedriga scrive a Speranza
In attesa che il trend si consolidi, i governatori hanno ripreso a premere per il confronto sulle modifiche, rinviato la settimana scorsa. Ieri a nome dell’intera Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga ha inviato una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza. Chiede di «valutare il superamento del sistema dei colori, in considerazione dell’ormai elevato tasso di vaccinazione della popolazione, nonché dell’estensione generalizzata del possesso della certificazione verde». Proprio a partire da ieri altre quattro Regioni hanno raggiunto la Valle d’Aosta in zona arancione.
Le altre richieste: scadenza del green pass, no al tampone per entrare nel Paese
Fedriga e gli altri presidenti ritengono che « la revisione dell’attuale sistema consentirebbe una facilitazione nei comportamenti e nelle attività per tutti i cittadini e le imprese». Sulla durata del green pass (in base all’ultimo decreto dal primo febbraio scadrà dopo sei mesi dall’ultima somministrazione) a prendere la parola è l’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’amato. «Così c’è il rischio che chi ha fatto tre dosi all’inizio della campagna di richiamo, si trovi in difficoltà già a breve».
Il rischio per chi ha fatto il booster a settembre
A metà marzo, infatti, scadranno i sei mesi di chi ha fatto il booster a metà settembre. «Il green pass sia illimitato per chi ha ricevuto il richiamo». Il governo starebbe già valutando di prorogare la validità del pass fino a quando non saranno prese decisioni su un eventuale ulteriore richiamo. La conferenza Stato-Regioni, inizialmente prevista per oggi, è slittata.
Figliuolo: «Adatteremo le norme alla situazione epidemiologica»
Ma intanto lo spiraglio su tutte le richieste avanzate dalle Regioni, arriva da Figliuolo. «Le norme sono state disposte in un determinato momento. Possono essere adeguate se, come crediamo, si va vero la discesa dei casi. La campagna di vaccinazione va benissimo, ora l’87,2% degli italiani è completamente immunizzato. Il Paese, che ha saputo fare squadra, sta dando il meglio di sé. È un benchmark».
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