Quirinale, la cautela di Draghi di fronte a scenari che cambiano in fretta: posso solo assistere

Se centrodestra e centrosinistra restano compatti e vanno al muro contro muro, la via d’uscita è il candidato condiviso. E qui, secondo i draghiani, «si può riaprire uno spazio per il premier». I profili più forti in grado di mettere d’accordo uno schieramento ampio sono, oltre ad Amato, Draghi e Casini.

E se dalle urne di Montecitorio dovesse uscire il nome del senatore centrista ed ex presidente della Camera, il premier lascerebbe? Se fosse eletto dalla stessa maggioranza che sostiene il suo governo, sarebbe difficile per Draghi abbandonare subito il campo. Ma se l’elezione di Casini o di un altro presidente spaccasse la coalizione di unità nazionale segnando la nascita di una «nuova stagione politica», Draghi non vedrebbe altra via che rimettere il mandato. Scelta dolorosa e obbligata, che potrebbe portare il Paese al voto anticipato o aprire la strada al quarto governo della legislatura.

CORRIERE.IT

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