Rivoluzione Imu: non si paga se l’immobile è occupato
Gian Maria De Francesco
Sentenza rivoluzionaria nel frastagliato panorama dell’Imu: se l’immobile è occupato, l’imposta non è dovuta. A far esplodere la bomba è stata la Commissione tributaria della Toscana in una sentenza del 13 dicembre scorso riportata ieri da Italia Oggi. È stato, infatti, respinto un ricorso del Comune di Livorno contro la P.I. Sgr nel quale l’ente locale contestava la sentenza della Commissione tributaria provinciale sull’indebita percezione dell’imposta municipale unica dal 2015 al 2017 su un edificio composto da otto immobili e occupato abusivamente da soggetti in stato di emergenza abitativa e che non era mai stato sgomberato dalla forza pubblica.
Il cuore della sentenza, a fronte di controversi pronunciamenti della Cassazione (la Suprema Corte spesso si è espressa a favore delle amministrazioni pubbliche ancorché il concetto di possesso dell’immobile fosse labile; ndr), è il riferimento all’articolo 1140 del Codice Civile secondo il quale «il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un’attività corrispondente all’esercizio della proprietà». Pertanto, «se gli organi di polizia si astengono dal difendere il diritto di proprietà di colui cui il Comune richiede il pagamento dell’Imu, questi è privo di tutela senza possesso poiché in mancanza di possibilità di attivare i diritti possessori». Viene, pertanto, sancito il principio in base al quale «il titolare di un immobile occupato non trae nessun utile dal suo diritto di proprietà né quello di un godimento diretto del bene né di un godimento mediato attraverso il conseguimento di un corrispettivo per il suo utilizzo ed è anzi costretto a subire un deterioramento del bene con conseguente diminuzione patrimoniale». Di qui il rimborso sull’imposta già pagata dalla Sgr per evitare di incorrere nel pagamento di sanzioni e interessi.
Molto soddisfatta Confedilizia che da anni denuncia l’illegittimità dell’imposizione cui sono soggetti i proprietari di immobili occupati abusivamente: spossessati del bene e obbligati a pagare l’Imu oltreché l’Irpef. «La Commissione tributaria regionale della Toscana è stata costretta a forzare un po’ il dettato normativo», ha dichiarato il presidente Giorgio Spaziani Testa interrogandosi sull’opportunità di «stabilire per legge questo principio sia per la situazione in esame sia per altri casi eclatanti di vera e propria vessazione fiscale».
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