La Corte costituzionale elegge Giuliano Amato: è il nuovo presidente
Il neopresidente della Consulta Amato è nato a Torino il 13 maggio 1938. Professore emerito all’Iue di Fiesole e alla Sapienza di Roma, membro del Parlamento per 18 anni, ministro dell’Interno, due volte ministro del Tesoro e due volte presidente del Consiglio, ha anche presieduto la Commissione internazionale sui Balcani nel 2003-2005 ed è stato vice presidente della Convenzione sul futuro d’Europa nel 2002-2003. È stato presidente della Scuola superiore S. Anna e dell’Istituto Treccani, nonché, dal 1994 al 1997, dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust). È presidente onorario del Centro studi americani di Roma e presidente della Consulta scientifica del Cortile dei Gentili.
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Numerosi i suoi articoli su antitrust, libertà individuali, forma di governo, integrazione europea e su vari temi politici. Amato ha redatto 171 decisioni dal suo ingresso alla Corte costituzionale, nel 2013, fino a oggi. Tra le più significative si ricordano quelle in materia di diritti fondamentali e diritto all’identità personale. In particolare, le pronunce sulla trasmissione ai figli del cognome materno (n. 286/2016 e n. 18 del 2021), la sentenza che ha eliminato la necessità dell’intervento chirurgico per la rettifica anagrafica del genere (n. 221 del 2015) e quella che ha esteso agli stranieri l’accesso al servizio civile (n. 119 del 2015).
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In tema di rapporti tra poteri dello Stato, si rammentano le pronunce sul sindacato sui regolamenti parlamentari (n. 120 del 2014) e, da ultimo, sulle ragioni dell’efficienza e tempestività delle decisioni parlamentari in materia economica e di bilancio (n. 60 del 2020) nonché sull’abbinamento tra consultazioni referendarie e amministrative (ordinanza n. 195 del 2020).
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