Di Maio e Conte, scambio al veleno: nel Movimento 5 stelle parte il processo al capo
Le ultime ore della trattativa sono condite da retroscena e voci. Si parla di un asse nella notte con Lega e Fratelli d’Italia e altri (con 561 voti e più a disposizione sulla carta) per provare il blitz su Elisabetta Belloni nonostante i veti dem. «Ma no, solo tattica e controtattica», minimizzano nel Movimento. «Non diciamo fesserie», commenta Conte. Così come si racconta di un tentativo di un’ala del Movimento di sgonfiare al penultimo scrutinio le preferenze per Mattarella. Indiscrezioni senza conferma, che sono il preludio alle dichiarazioni che seguiranno in giornata.
Intanto, i parlamentari festeggiano: molti sostengono che ha vinto la linea del gruppo e che questo deve essere un segnale per il futuro del Movimento. Ma a tenere banco tra deputati e senatori è anche il rapporto — scricchiolante —con i dem. Viene contestata la lettura di un Pd vincente: «Volevano Draghi al Colle e hanno perso». I nodi riguardano soprattutto la tenuta della coalizione dopo i sospetti e le tensioni su Belloni.
«Non ci faremo mettere i piedi in testa dal Pd», dice un grande elettore. «Che vadano pure da soli, noi non abbiamo poltrone da perdere». L’idea è quella di rilanciare presto, già in primavera, la riforma della legge elettorale con il ritorno al proporzionale.
Il clima è teso. Dai vertici del M5S si riannodano le trame della giornata di venerdì e filtra l’indiscrezione che durante la trattativa tra i leader sia stata sottoposta a Matteo Salvini una lista di tre nomi, tra cui Belloni e Severino, lista che aveva avuto il placet di Leu e Pd. «Quando Salvini ha dichiarato di essere d’accordo sulla candidatura di una donna al Quirinale, Conte ha accolto con favore questa disponibilità a nome del fronte progressista», spiegano nel M5S. E argomentano: «Successivamente, poi, è stato il Pd, e in particolare Guerini, che si è messo di traverso e ha scelto di defilarsi». Tuttavia, ai piani alti dei Cinque Stelle si dicono convinti che «nelle prossime settimane la situazione si chiarirà».
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