Scuola, meno dad e meno tamponi: il governo decide nuove regole
Via il t0-t5
Per quanto riguarda le scuole elementari, i bambini vaccinati o guariti non andranno in quarantena ma in autosorveglianza (come avviene per le medie e superiori) e in dad al terzo contagio in classe. Resta il tampone di controllo: ma non sarà più un doppio tampone. L’ormai ben noto sistema T0-T5 verrà sostituito da un solo test probabilmente al terzo giorno, il nuovo T3. Anche per i bambini delle elementari che sono in autosorveglianza o, se non vaccinati, in quarantena i tamponi saranno gratis in farmacia con la ricetta del medico, come già avviene per gli studenti più grandi.
Da 10 a 5
I giorni di Dad per le classi per cui la Asl predispone l’autosorveglianza diminuiranno: si lavora per un dimezzamento, passando da 10 a 5 giorni a casa.
Per tornare a scuola invece basterà il tampone
(senza certificato del pediatra) per chi è in quarantena. Mentre per
gli studenti in autosorveglianza con supergreen pass (medie e superiori)
non servirà neppure il tampone, purché durante il periodo della Dad non
abbiano avuto sintomi Covid che invece prevedono un controllo con testa
antigenico o molecolare comunque.
«Dad solo per l’emergenza»
Le nuove misure hanno lo scopo di alleggerire il lavoro di presidi e Asl e l’organizzazione delle famiglie. Nel governo c’è chi preme per aumentare il numero di casi che porta alla chiusura della classe (che ora sono tre) e anche chi pensa che vaccinati e guariti debbano poter restare a scuole sempre, anche nel caso di più positivi nella classe: «La Dad deve davvero diventare una misura solo per l’emergenza – spiega il sottosegratario alla Salute Andrea Costa – chi è vaccinato o guarito dovrebbe poter restare sempre in classe: è anche un modo per spingere ulteriormente sulle vaccinazioni».
I numeri
I numeri della Dad nella settimana fino al 22 gennaio -che il ministero ha diffuso venerdì scorso – avevano mostrato un boom di classi chiuse, che erano passate dal 6,6 della settimana prima al 15,5, con oltre un milione di studenti costretti a casa. Ma dati generali sui contagi sono in miglioramento e autorizzano a puntare su una «normalizzazione» più rapida anche per le scuole. Domenica il bollettino giornaliero ha fatto segnare una tendenza lentamente in discesa. Con 104.065 nuovi casi e 235 morti, il tasso di positività scende al 12,7% (i tamponi sono stati 818.169). Non si aveva una percentuale così da un mese: i ricoveri sono scesi (-19) anche se i ricoveri nelle terapie intensive sono aumentati (+5).
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