Sanremo 2022, il meglio e il peggio della serata delle cover

Cover, duetti, sorprese. È un arcobaleno di emozioni: un minuto prima ci si diverte con Morandi e Jovanotti, quello dopo si piange guardando Achille Lauro in ginocchio davanti a Loredana Bertè. Si salta e si balla sulle note di Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Ragazzo fortunato, Penso positivo. Un medleyesplosivo firmato dagli eterni ragazzi Morandi e Jova, elegantissimi in smoking bianco. La «strana coppia», così li chiama Amadeus, intreccia voci e microfoni dando vita a uno show da superstar. Il finale è suggellato da un abbraccio tra amici. Un’amicizia così forte da riuscire a riportare Lorenzo sul palco dell’Ariston (la sua ultima volta, come ospite, fu nel 2008). 

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Il momento più intenso e toccante è quello che regala Achille Lauro. Si inchina davanti a Loredana Bertè mentre le canta Sei bellissima. Alla fine del duetto le consegna delle rose rosse e una lettera scritta da lui. Una dedica in cui chiede scusa alle donne. Ama si fa carico di leggerla: «Che strano uomo sono io, incapace di chiedere scusa, perché confonde il perdono con la vergogna. Che strano uomo sono io, che ti chiama pagliaccio perché pensa di dover combattere ciò che non riesce a raggiungere. Che strano uomo sono io, Capace solo di dire “sei bellissima” perché ancora ha paura di riconoscere il tuo valore. Stasera, per i tuoi occhi ancora, chiedo scusa e vado via». 

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Elisa in What a feeling, da Flashdance, è impeccabile. La scelta di portare una ballerina come Elena D’Amario sul palco dà alla performance quel qualcosa in più che ha il sapore d’internazionalità. Splendida la coreografia.  Ma sono i dettagli a dare colore alla serata. Gianluca Grignani che cantando La mia vita tra le dita con Irama scende tra il pubblico, lo coinvolge e ci fa ricordare la gioia di un concerto vero. Saltare, ballare, urlare una canzone a squarciagola: quelle sensazioni di cui la pandemia ci ha privato per due anni e che speriamo di tornare presto a provare. Rkomi che con i Calibro35 fa un medley dei successi di Vasco: è così autentico da meritarsi – in un tweet – pure i complimenti del rocker di Zocca, con tanto di emoji delle tre dita rock e la firma SkoVa (anagramma di Vasco). Michele Bravi che mostra le fedi dei nonni che non ci sono più e li ringrazia. Ama che dona a Jova un disegno con un cuore e  un sole, fatto con le sue mani. 

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Fresca e spontanea, è da promuovere a pieni voti Maria Chiara Giannetta. Con Maurizio Lastrico fa un divertente sketch in cui i frammenti di brani della storia della musica italiana diventano un dialogo tra due innamorati. Si commuove, invece, quando fa salire sul palco i suoi coach non vedenti che le hanno fatto da consulenti per il personaggio interpretato nella fiction Blanca, una donna che ha perso la vista a 12 anni e vuole entrare in polizia. La Giannetta invita il pubblico a chiudere gli occhi e «ascoltare, con tutti i sensi». Racconta le loro storie ed elenca cosa ha imparato dai suoi «guardiani».

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