Draghi e il “nemico” Conte: intesa sui pm in politica. Via all’agenda Mattarella

Oltre al tentativo di creare una diversa interlocuzione tra i partiti e tra Parlamento e governo, c’è il capitolo giustizia. È proprio della riforma del Csm, infatti, che avrebbero parlato Draghi (che in mattinata ha incontrato anche il ministro Cartabia) e Conte. I due si sarebbero trovati d’accordo sulla necessità di chiudere definitivamente le cosiddette porte girevoli, cioè la possibilità che le toghe che scendono in politica possano poi tornare in magistratura. Mentre ancora non ci sarebbe un’intesa sul nuovo sistema elettorale del Csm, messo in crisi da Palamara che ne ha evidenziato il suo carattere clientelare e spartitorio. Chissà, poi, se nel colloquio è entrato anche il capitolo Quirinale e la feroce opposizione con cui Conte ha boicottato la corsa al Colle dell’ex numero della Bce, provando persino a preferirgli la Belloni.

Sul punto nulla filtra. Mentre Draghi torna a riprendere a pieno ritmo l’attività di governo. Già mercoledì il premier dovrebbe essere a Genova per visitare alcuni cantieri legati a obiettivi e stanziamenti del Pnrr: quelli del terzo valico o del porto. Anche se il programma è ancora da definire e la visita da confermare.

IL GIORNALE

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