Figliuolo: “Il virus arretra. Ora negli ospedali torni la normalità”
di Elena Dusi
Dall’alto del picco della quarta ondata, il generale Figliuolo si guarda alle spalle: «L’accelerazione sulle terze dosi in autunno ci ha messo al riparo dalle peggiori conseguenze di Omicron». Poi lancia un’occhiata al futuro: «Quasi tutte le fasce d’età sono vicine al 90%. Ora tocca ai bambini, ancora al 34%. Il vaccino è importantissimo anche per loro». Quando li ha incontrati, negli hub pediatrici, il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo non li ha trovati spaventati: «Più che altro incuriositi dal mio cappello da alpino». Anche se al momento la quarta dose per tutti non è prevista e gli hub andranno a esaurire il loro lavoro, Figliuolo no, non dirigerà il prossimo Sanremo. «Anche se ho gradito l’invito di Fiorello», sorride.
Il premier Draghi ha lodato la campagna vaccinale, premessa per riaprire il paese. Ma è davvero il momento di allentare le redini?
«Ringrazio il Presidente del Consiglio per l’impulso che ha dato a una campagna senza precedenti, senza la quale non si potrebbe parlare di ritorno a una nuova normalità. Con le vaccinazioni abbiamo alzato una barriera contro le conseguenze più gravi del Covid. Oggi vediamo che anche la variante Omicron sta scemando. Le curve di contagi e ricoveri continuano a calare. Il virus però circola ancora. Bisogna tenere alta l’attenzione ora che entriamo in una fase più favorevole, in cui le risorse sanitarie potranno essere ribilanciate verso la loro naturale destinazione: la cura delle patologie gravi e la prevenzione».
Con tanti contagi sembra che i vaccini non abbiano funzionato al meglio. Come sarebbe stata invece la quarta ondata senza di loro?
«Omicron ha causato una forte impennata di contagi, ma non un aumento altrettanto repentino dei ricoveri, proprio grazie alla copertura così ampia. Se non avessimo accelerato sulle terze dosi, con un numero di somministrazioni giornaliere notevole, i ricoveri avrebbero avuto ben altro andamento. Le conseguenze le avremmo viste sugli ospedali, ma anche sull’economia».
Anche dopo la terza dose gli anticorpi calano nel giro di qualche mese. Ci aspetta una quarta vaccinazione di massa?
«Una quarta vaccinazione come le precedenti non è prevista per il prossimo futuro. Ma il sistema delle somministrazioni ha dato buona prova di sé. Credo che si farà trovare pronto per qualsiasi evenienza».
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