Mascherine all’aperto, da venerdì 11 febbraio stop all’obbligo: «Vale per tutti i colori delle regioni»
Il green pass
Da ieri il green pass ha scadenze diverse.
Chi ha avuto il Covid e poi ha ricevuto due dosi di vaccino, ha il green pass che vale sei mesi dall’ultima somministrazione.
Chi ha ricevuto due dosi e poi ha avuto il Covid, ha il green pass senza scadenza.
Chi ha ricevuto tre dosi, ha il green pass senza scadenza.
Chi ha ricevuto due dosi, se non fa la terza dose ha il green pass che vale sei mesi dall’ultima somministrazione.
Gli stadi
Attualmente la capienza negli stadi è ridotta. Si può stare negli impianti all’aperto con una capienza del 50% rispetto a quella massima consentita e del 35% in quelli al chiuso. Nei prossimi giorni è possibile che anche questa regola venga rivista e che si arrivi a un ampliamento della capienza massima consentita.
Stato di emergenza
Il 31 marzo scade lo stato di emergenza. Se, come sta avvenendo in questi giorni, la curva epidemiologica continuerà a scendere, è possibile che si decida di non prorogarlo. In questo caso la campagna vaccinale sarebbe gestita seguendo le procedure ordinarie, probabilmente con la gestione affidata direttamente alla Protezione civile.
È possibile che il green pass per accedere nei luoghi dello spettacolo, per svolgere attività sportiva al chiuso e per entrare nei negozi venga comunque mantenuto almeno fino al 15 giugno, quando è prevista la scadenza dell’obbligo vaccinale ora imposto ai cittadini dai 50 anni in su.
Se non sarà rinnovato lo stato di emergenza cambieranno invece le regole dello smart working
e le aziende private dovranno ridiscutere gli accordi interni per il ritorno in presenza dei lavoratori.
CORRIERE.IT
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