“Non autorizzare la trasfusione per il figlio è un abuso, non è responsabilità genitoriale”



Il caso del bambino è andato avanti per diverse settimane. Affetto da una cardiopatia, necessitava di un’operazione rimasta in sospeso in attesa della risoluzione, pronunciata dal giudice. In questo caso c’è stata la possibilità di attendere il responso, ma possono verificarsi episodi più urgenti: “Il sanitario, senza aver sentito il giudice, può assumersi la responsabilità e prendere una decisione dettata dall’urgenza, perché il suo codice deontologico glielo consente. L’articolo 1 prevede che il medico deve tentare in ogni modo di salvare la vita del paziente. L’azione può essere convalidata successivamente da una decisione del giudice. Ovviamente se questa convalida non ci fosse, ci sarebbero dei problemi”.

L’HUFFPOST

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