Ucraina, il generale Allen: «È la nuova guerra del XXI secolo, cyber, mediatica e sul terreno. Mosca l’ha già iniziata»
Primo, è chiaro che il suo intento è di aumentare la sua influenza rispetto al suo “estero vicino”: non vuole che l’Ucraina diventi un’altra postazione Usa o occidentale al confine russo che potrebbe, a suo vedere, destabilizzare nel tempo la sua capacità di governo in Russia. Data la crescente opposizione interna, non può permetterlo. Secondo, vuole avere voce nell’architettura di sicurezza dell’Europa ma dal 2014 — quando la Russia ha separato la Crimea dall’Ucraina — si è chiuda la possibilità di dialogo su questo con la Russia. Ha minato la nostra capacità di parlare con una sola voce sulla sicurezza europea e alcuni partner europei hanno diverse visioni sulla possibilità che Putin usi il gas contro l’Europa e anche su come reagire se lo facesse. Ma alla fine scommetto che se Putin invaderà l’Ucraina e vedremo molti morti tra i militari e civili e se vedremo i russi causare un esodo in pieno inverno di migliaia di rifugiati, allora non ci saranno tanti governi europei ambivalenti sulle sanzioni universali contro Putin e la Russia. Penso che un altro suo obiettivo sia separare gli Usa dall’Europa e dalla Nato. Se invade l’Ucraina, sarà controproducente per lui».
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