Over 50, scatta l’obbligo di Super Green Pass per tutte le professioni
Paolo Russo
Oggi scatta l’obbligo del Super Green Pass per andare al lavoro. Una stretta introdotta dal governo il 7 gennaio, quando i contagi volavano anche sopra i 200 mila al giorno e la pur meno aggressiva Omicron aveva di nuovo messo sotto stress gli ospedali. Ma oggi la quarta ondata si sta ritirando sempre più rapidamente, ieri sono stati registrati solo 28.630 nuovi casi. E allora Salvini torna in pressing chiedendo di mandare in pensione il certificato rinforzato già a marzo. Obbligatorio non solo per andare a lavorare, ma anche per viaggiare in treno o in aereo, su bus e metro, per andare allo stadio, in palestra o in piscina, per ballare in discoteca, prendere una cabinovia, andare a un concerto oppure a vedere una mostra, sedersi al ristorante o al bar, anche all’aperto.
«Funzione esaurita»
Che ne chieda l’abrogazione il leader della Lega che non lo ha mai del tutto digerito non sorprende nessuno, ma ora anche altre frange del governo, in testa quella azzurra, cominciano a credere che del Super Green Pass se ne possa fare a meno, se non dai primi del prossimo mese, a partire dal 31 marzo, ossia allo scadere dello stato di emergenza che Draghi ha già detto ai suoi di non voler rinnovare. Del resto i primi a non aver mai creduto al certificato verde sono i super esperti del ministro della Salute, Roberto Speranza. «Con Omicron che contagia anche i vaccinati, il certificato rafforzato non ha alcun effetto protettivo, pur difendendoli dalla malattia grave. Casomai può essere d’aiuto a spingere verso il vaccino chi ancora non lo ha fatto», è il ragionamento fatto allora. E ancor più valido oggi, alla luce dei milioni di contagi targati Omicron e del fatto che la spinta verso la vaccinazione si è oramai esaurita. Dall’11 gennaio in poi le prime somministrazioni sono andate infatti via via calando e da alcuni giorni sono scese sotto quota 20 mila al giorno, compresi i bambini da 6 a 11 anni che il vaccino lo hanno a disposizione da poco. Praticamente tra gli adulti non si vaccina più nessuno. Nemmeno tra gli over 50, per i quali pure è scattato prima l’obbligo di vaccino e ora quello del Super Green Pass per lavorare. In Italia tra i 50 e i 65 anni senza certificato rafforzato sono rimasti in 820 mila.
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