Bollette, il giorno degli aiuti: atteso l’ok agli sconti per famiglie e 4 mila aziende

PAOLO BARONI

Vale in tutto 5-6 miliardi di euro (ma sul filo di lana oggi si potrebbe salire fin verso 7) il nuovo pacchetto di sostegni a famiglie e imprese per arginare sino a giugno i rincari dei prezzi dell’energia. Oltre a questo, nel nuovo decreto che approderà oggi al consiglio dei ministri, entreranno anche gli aggiustamenti per sbloccare l’utilizzo del Superbonus ed il varo di un nuovo fondo a sostegno dell’auto. Ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi è rientrato in anticipo da Bruxelles, per riunire i capidelegazione di maggioranza e dare la spinta finale ad un dossier a cui guardano con interesse famiglie e imprese messe alle corde dai maxi-aumenti di luce e gas.
Il taglia-bollette bis
Il pacchetto taglia-bollette corre lungo un doppio binario: da un lato la proroga anche nel secondo trimestre dell’anno delle misure già in vigore da gennaio (azzeramento degli oneri di sistema, Iva ridotta al 5% sul gas e bonus sociale a favore delle famiglie più in difficoltà), dall’altro forniture di gas e luce a prezzi ribassati destinate alle 3-4.000 aziende energivore del Paese. Ai settori più a rischio, in maniera selettiva, verrebbero riservati 25 Therawatt di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili (e ceduti a 50 euro per megawattora) e la quota aggiuntiva di produzione nazionale di gas che verrebbe ricavata dagli attuali pozzi in attività e ceduta poi anche questa con contratti decennali a circa 20 centesimi per metro cubo equivalente contro gli attuali 70. L’obiettivo di raddoppiare da 3,5 a 7-8 miliardi di metri cubi non sarebbe fattibile nell’immediato per ragioni tecniche e politiche (che sconsigliano di riavviare i pozzi fermi da anni nell’Alto adriatico) ma si punterebbe ad arrivare comunque a quota 4,5-5 miliardi. Oltre a questo verrebbero poi previste ulteriori misure di semplificazione per facilitare l’individuazione delle aree da destinare ai nuovi impianti per le energie rinnovabili e l’installazione di pannelli solari da parte di privati e nella Pubblica amministrazione.

Superbonus 110% corretto
Un’altra serie di interventi riguarda il Superbonus del 110%. In questo caso da un lato vengono inasprite le sanzioni penali a carico di chi commette frodi e dall’altro vengono allargate le maglie per consentire la cessione del credito più volte che le norme in vigore avevano da poco ristretto ad una sola ingessando di fatto il mercato. La nuova soglia prevede invece la possibilità di tre passaggi di mano, ma solo se questi avvengono attraverso canali certificati e sicuri come quelli bancari.

È poi previsto che ogni operazione venga tracciata dall’inizio alla fine attraverso un codice identificativo che consentirà di risalire a tutta la filiera evitando la possibilità di realizzare le truffe miliardarie che hanno interessato anche altri bonus. È infine previsto che la detrazione al 110%, oggi recuperabile in 5 anni, venga sospesa in caso di sequestro da parte delle magistratura prevedendo poi la possibilità che il credito possa essere recuperato anche una volta scaduti i tempi nel caso gli accertamenti non si concludano con una confisca.

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