Bollette, il giorno degli aiuti: atteso l’ok agli sconti per famiglie e 4 mila aziende
Nuovo fondo automotive
Su proposta del ministro
dello Sviluppo nel decreto di oggi dovrebbero entrare anche i nuovi
sostegni dell’automotive. La proposta di Giorgetti prevede di costituire
un fondo unico alimentato dalla risorse di più ministeri da destinare
nel corso di un triennio sia al rifinanziamento dell’ecobonus sia alla
riconversione della filiera dell’auto con una durata degli interventi
almeno triennale. Lo stanziamento di partenza dovrebbe essere attorno ai
7-800 milioni di euro, lievemente più basso del miliardo abbondante
auspicato da Giorgetti. Gli incentivi all’acquisto dovrebbe riguardare
modelli il cui costo massimo non dovrebbe superare i 35mila euro Iva
esclusa, sarebbero differenziati in base alle emissioni ed essere
maggiorato in caso di rottamazione. Da definire ancora i modelli da
incentivare: secondo i 5 Stelle bisognerebbe concentrare il bonus solo
sulle vetture elettriche, di tutt’altro parere il ministro dello
Sviluppo che punta a «favorire l’acquisto di vetture più economiche e
comunque meno inquinanti da parte delle classi meno abbienti».
Se passasse la sua linea il nuovo ecobonus partirebbe da 1.250 euro (per la fascia 61-135 grammi di CO2 per km di emissioni che include alcuni modelli Euro 6 diesel e benzina) per salire poi a 2.500 euro (21-60) e arrivare a 6 mila euro (0-20) con sostituzione di una vettura inferiore a Euro 5. La decisione finale verrà presa questa mattina quando prima della seduta del Consiglio dei ministri alle 9.30 si riunirà la cabina di regia chiamata a mettere a punto tutti gli ultimi dettagli e a fissare tutte le cifre finali del nuovo provvedimento.
LA STAMPA
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