Via le quarantene, stop al Super Green Pass e le nuove regole per alberghi e ristoranti per Pasqua: ecco tutte le date chiave
Giampiero Maggio
In calo tutti gli indicatori e i parametri relativi al Covid e allora il governo sta valutando tutta una serie di passi per riavvicinare l’Italia alla normalità. Si guarda sia alla situazione epidemica, sia alle prossime festività di Pasqua (domenica 17 aprile) in chiave turistica. Restano ancora diverse restrizioni, in particolare per chi arriva dall’estero e da determinati Paesi. Il 31 marzo scadrà lo stato di emergenza: il governo valuta tutta una serie di provvedimenti, dall’abolizione della quarantena per chi arriva dall’estero alla cancellazione del green pass per alberghi, piscine, strutture ricettive in genere.
Green Pass, Draghi: “Limiteremo le restrizioni; presto una road map per eliminare incertezze”
Lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi, in occasione della conferenza stampa di qualche giorno fa sul caro bollette, ha parlato di «una road map per tornare alla normalità e uscire dallo stato di emergenza». I passi da fare, però, «saranno graduali e in totale sicurezza». Uno dei passaggi sarà la graduale eliminazione del super green pass con la fine dello stato di emergenza.
In Europa c’è già chi le restrizioni le ha allentate da un pezzo: dai Paesi scandinavi, alla Gran Bretagna, fino a Spagna e Francia. Su questo fronte l’Italia resta ancora indietro e, comunque, ad un livello molto prudenziale rispetto agli altri. Dalle associazioni di categoria parte la richiesta al governo «di agire rapidamente». L’obiettivo dell’esecutivo è garantire e favorire l’arrivo degli stranieri in Italia: in questi due anni, infatti, cosa è mancato è proprio il turismo da altri Paesi. Come si muoverà il governo?
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Alberghi, ristoranti e bar
Ad oggi il Super Green Pass è ancora necessario per il classico caffè al bancone. Con l’allentamento delle misure, sparirà anche la certificazione rafforzata. Quando? Dall’1 aprile. L’eliminazione dell’obbligo del Pass interesserà alberghi, fiere, eventi in genere, ma anche bar e ristoranti. Via il pass per pranzare o fare colazione all’aperto.
Cambio di rotta
Un cambio di rotta del Governo sul tema del green pass viene richiesto con forza da Fipe Confcommercio. Così il presidente Lino Enrico Stoppani ha inviato ai ministri della Salute e dello Sviluppo economico, Roberto Speranza e Giancarlo Giorgetti una lunga letere. «In tema green pass, tanto più in considerazione del miglioramento progressivo del quadro sanitario, bar e ristoranti chiedono semplificazione, rimuovendo l’onere a loro carico dei controlli dei certificati. Mentre diversi Paesi in Europa si avviano verso il superamento del green pass, proiettandosi verso una nuova normalità, i Pubblici Esercizi italiani chiedono quantomeno un passaggio di maturità del Paese, con l’introduzione del principio dell’autoresponsabilità nell’utilizzo della certificazione verde», si legge in una nota della Fipe. «Ovvero, di fronte ad un controllo delle forze dell’ordine, solo l’avventore dovrebbe rispondere del possesso dei titoli per poter accedere e soggiornare nei locali». Non è escluso che il green pass al chiuso possa cadere già a maggio.
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