Crisi Ucraina, le sanzioni Usa e Ue: stop all’export, niente rapporti economici
di Francesca Basso e Giuseppe Sarcina
L’Ue blocca l’export dalle «repubbliche», stop dagli Usa ai rapporti economici Ma le divisioni in Europa frenano Biden
Reazione immediata di Ue e Usa alla mossa di Vladimir Putin, che ieri ha riconosciuto l’indipendenza del Donbass. Gli europei si preparano a bloccare l’export delle due Repubbliche occupate dai filo russi. Gli Stati Uniti, invece, vieteranno a imprese e cittadini americani qualsiasi rapporto economico con quei territori. Sia a Bruxelles che a Washington si stanno valutando anche restrizioni su singoli dirigenti separatisti.
Arrivano le prime sanzioni, e, in parallelo, si intensifica il confronto su come rispondere in caso di escalation. Per diverse settimane Joe Biden ha spinto per un pacchetto unico, da applicare «velocemente», anche nel caso di una «limitata incursione». Ma le divisioni tra gli europei hanno costretto la Casa Bianca a cambiare approccio. Ora, stando alle indiscrezioni raccolte tra Bruxelles e Washington, si sta ragionando su uno schema più flessibile.
È probabile, però, che tra gli Stati membri anche oggi, nella riunione straordinaria degli ambasciatori Ue, convocata per mettere a punto le sanzioni sul Donbass, si riproponga la spaccatura che si è registrata ieri nel consiglio Affari esteri. I ministri hanno discusso un doppio livello di misure: un maxi intervento in caso di invasione dell’Ucraina; restrizioni più ridotte e proporzionate al tipo di infrazione del diritto internazionale. La Germania così come l’Italia era a favore di sanzioni parziali, mentre i Baltici sostenuti anche dall’Olanda e i Nordici erano più vicini alla posizione americana: un provvedimento unico. L’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ieri ha chiarito quale sara il metodo da adottare in questa prima fase, con l’epicentro della crisi nel Donbass: «se c’è un’annessione, se c’è un riconoscimento, ci sono le sanzioni, tenendo presente la procedura». Il modello è quello seguito nel 2014, quando Putin inglobò la Crimea nella Federazione russa.
Ma il tema di fondo è stabilire una correlazione tra sanzioni e gravità degli eventi. Naturalmente il confronto è complicato dai diversi rapporti strutturali con la Russia. Alcuni Paesi, tra i quali Italia e Germania, avrebbero problemi enormi a rinunciare al gas russo. Sono giorni che le diplomazie europee discutono e si dividono. Gli americani, ora cercano di mediare. Venerdì 18 febbraio Daleep Singh, consigliere economico della Casa Bianca,ha spiegato ai giornalisti: «Le nostre sanzioni finanziarie sono state calibrate per massimizzare l’allineamento con i nostri partner.
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