Crisi Ucraina, le sanzioni Usa e Ue: stop all’export, niente rapporti economici

Sono flessibili per consentire ulteriori escalation o de-escalation, in funzione delle reazioni di Putin. E sono sanzioni responsabili per evitare pesanti contraccolpi sulla popolazione russa e per limitare i costi per gli Stati Uniti e l’economia globale». Poi Singh ha aggiunto: «Tutte le opzioni rimangono sul tavolo, ma probabilmente non vedrete lo Swift (il sistema di pagamento internazionale ndr) nella prima ondata di sanzioni». Ma sullo Swift la Germania guida una cordata di contrari. E la vice presidente Kamala Harris ha commentato così l’uscita di Singh: «Decideremo momento per momento, in considerazione di ciò che può accadere in termini di escalation». Come dire: Putin ha fatto la prima mossa. Bisogna vedere il seguito. La scaletta prevederebbe tre scenari. Primo: occupazione militare del Donbass, Stati Uniti ed europei reagirebbero con il blocco delle forniture di materiale tecnologico alle imprese russe: componenti per l’intelligenza artificiale, semiconduttori, robotica, informatica quantistica, aviazione. Secondo caso: invasione del territorio a est del fiume Dnepr o mettono fuori uso il porto di Odessa: per gli Usa scatterebbe l’esclusione delle banche russe dal sistema di pagamento internazionale Swift e Mosca rischierebbe il collasso. Solo nell’ipotesi più catastrofica, cioè il bombardamento di Kiev, gli alleati colpirebbero gas e petrolio.

CORRIERE.IT

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