Ucraina-Russia, le ultime notizie in diretta. Biden invia truppe, sanzioni contro banche e oligarchi russi
Ore 20.20 – Biden: «Armi a Kiev e stop finanziamenti a Mosca»
«Da parte della Russia è iniziata l’invasione dell’Ucraina»: così il
presidente Usa Joe Biden in un discorso pronunciato questa sera alla
casa Bianca. Biden ha confermato che scatteranno sanzioni verso Mosca
«coordinate con gli alleati». «Andremo oltre i passi che vennero presi
nel 2014. È una flagrante violazione della legge internazionale e
necessita una risposta dura». Il presidente ha poi annunciato che
verranno colpite banche russe e anche l’invio di altre armi a Kiev oltre
la sospensione dei finanziamenti a Mosca. «Chi, in nome di Dio, pensa
di dare a Putin il diritto di dichiarare `nuovi Paesi´ quelli presenti
in territori che appartengono ai loro vicini?».
Ore 19.29 — Borrell: «Putin ha scelto lo stesso giorno della cacciata di Yanukovich»
«La data che è stata scelta per questa violazione non è un caso. Il
22 febbraio, infatti, è l’ottavo anniversario della cacciata dal
parlamento ucraino dell’ex presidente Yanukovich e la vittoria della
democrazia. Come se per Putin fosse finita la ricreazione, diciamo la
fine del gioco democratico per l’Ucraina, quindi aveva davvero in mente
questa data molto chiaramente». Lo ha detto l’Alto rappresentante per la
politica estera Ue, Josep Borell, al termine del Consiglio Affari
esteri informale straordinario a Parigi.
Ore 19.25 — Pentagono: «Cerchiamo di evitare altri conflitti in Ucraina»
Gli Stati Uniti cercano il modo «per evitare altri conflitti» in
Ucraina, ha detto il capo del Pentagono, il segretario alla Difesa Lloyd
Austin.
Ore 19.22 — Von der Leyen: «Benissimo il governo tedesco su Nord Stream 2»
Sul gasdotto transbaltico Nord Stream 2 «il governo tedesco ha
assolutamente ragione», sottolinea da Bruxelles la presidente della
Commissione europea Ursula von der Leyen. «Questa crisi dimostra che
l’Europa è ancora troppo dipendente dal gas russo».
Ore 19.17 — Dipartimento di Stato: «Inizia nuova invasione russa»
Le azioni russe sono «l’inizio della nuova invasione dell’Ucraina»,
ha detto il vice segretario di Stato americano Wendy Sherman,
intervenendo all’Osce.
Ore 19.14 — Trump: «Putin non avrebbe agito così con me presidente»
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che il
leader russo Vladimir Putin non si sarebbe «mai» comportato in questo
modo se fosse rimasto alla Casa Bianca. Criticando la gestione della
crisi in Ucraina da parte del suo successore Joe Biden, Trump ha
ricordato la sua vicinanza a Putin, sottolineando in una nota che se la
crisi «fosse stata gestita correttamente, non c’era assolutamente motivo
per cui si verificasse la situazione in atto in Ucraina. Conosco molto
bene Vladimir Putin — ha detto — e non avrebbe mai fatto sotto
l’amministrazione Trump quello che sta facendo ora, assolutamente no!».
Ore 18.54 — Johnson sente Macron, le azioni della Russia «agghiaccianti»
Il premier britannico Boris Johnson e il presidente francese
Emmanuel Macron concordano nella condanna delle azioni russe in Ucraina e
giudicano gli ultimi sviluppi «agghiaccianti». Lo riferisce Downing
Street in una nota, riferendosi a un colloquio svoltosi oggi tra i
leader delle sole due nazioni dotate di armi nucleari dell’Europa
occidentale. Nella nota diffusa da Londra si precisa che Johnson ha
illustrato a Macron il pacchetto di sanzioni economiche immediate
annunciate dal Regno Unito, primo Paese europeo a farlo ufficialmente:
sanzioni che secondo Downing Street prendono di mira banche e individui
che «foraggiano l’approccio aggressivo» del presidente Vladimir Putin. I
due leader si sono impegnati poi a stare in contatto, a coordinare
ulteriori risposte future nei confronti di Mosca, a «rafforzare i
confini e la difesa Europea contro la montante aggressione russa», non
senza bollare di concerto come «una grossolana violazione del diritto
internazionale» il riconoscimento di Mosca delle regioni separatiste del
Donbass e il successivo annuncio dell’invio di contingenti militari
russi.
Ore 18.53 — Von der Leyen: «Finalizzeremo rapidamente il pacchetto di sanzioni»
Il riconoscimento di Donetsk e Lugansk da parte della Russia è
«completamente inaccettabile. Finalizzeremo rapidamente il pacchetto di
sanzioni», che «hanno come target individui e società coinvolte in
queste azioni, banche che hanno finanziato l’esercito russo e l’apparato
e contribuito alla destabilizzazione». «Limiteremo la capacità del
governo russo di raccogliere capitali sui mercati finanziari europei».
Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in
una dichiarazione sulle sanzioni decise dall’Ue nella crisi ucraina.
Ore 18.50 — Putin: «Russia fornirà aiuti militari a Donetsk e Lugansk, se necessario»
Vladimir Putin ha reso noto che la Russia fornirà aiuto militare
alle due Repubbliche di Donetsk e Lugansk di cui ieri Mosca ha
riconosciuto la sovranità «se sarà necessario». Il Parlamento ha
approvato la richiesta del ministero della Difesa di inviare forze
militari all’estero. E in merito a questo passo, «i trattati firmati
ieri ci sono clausole che stipulano che forniremo aiuti, inclusi quelli
militari», ha spiegato Putin. E dato che c’è una guerra in corso nel
Donbass, «la decisione significa che la Russia intende adempiere ai suoi
impegni, se necessario». «Non ho detto che dopo questa conferenza
stampa vedremo la presenza delle forze russe nelle Repubbliche» di
Donetsk e Lugansk, ha precisato il Presidente russo in una conferenza
stampa oggi a Mosca, dopo una nuova riunione — oggi come al solito a
porte chiuse — del Consiglio di sicurezza. «È impossibile prevedere
scenari, dipenderà dalla situazione sul terreno», ha aggiunto.
Ore 18.46 — La Russia evacua il personale diplomatico dall’Ucraina
Il ministero degli Esteri russo ha annunciato che il personale
diplomatico di stanza a Kiev verrà evacuato in tempi brevi. Lo
riferiscono le agenzie russe.
Ore 18.41 — Di Maio: «Lavoriamo per riunione Cae a Kiev»
«Stiamo lavorando a un’iniziativa che è quella di tenere a Kiev una
seduta del Consiglio affari esteri dell’Ue, con i 27 ministri e l’Alto
rappresentante, per dare un chiaro segnale di solidarietà al popolo
ucraino». Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, al
termine della riunione ministeriale del G7 e del Consiglio affari esteri
a Parigi. «La nostra ambasciata a Kiev deve restare aperta e vogliamo
lasciarla aperta perché crediamo nella diplomazia», ha aggiunto il
ministro. «Faremo in modo da coordinarci con gli altri partner europei
per lasciare aperte il più possibile le ambasciate europee a Kiev». Il
ministro ha condannato le «azioni militari inaccettabili» della Russia
in Ucraina, così come «inaccettabile è il riconoscimento delle due
repubbliche autoproclamatesi nel Donbass». La giornata di oggi, al G7 e
alla riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, «ci ha
permesso di coordinare le sanzioni contro la Russia».
18.40 — Uefa: «Al momento nessun piano per cambiare la sede della finale di Champions»
La Uefa ha comunicato che al momento «non ci sono piani» per
spostare la sede della finale di Champions League 2022 dalla Gazprom
Arena di San Pietroburgo, nonostante la crescente crisi tra Russia e
Ucraina. Lo stadio di Wembley era considerato come una possibile sede
alternativa ma l’organo di governo ha insistito sul fatto che la partita
si svolgerà in Russia come previsto. L’Uefa ha affermato che continuerà
a monitorare da vicino la situazione tra Russia e Ucraina, in vista di
una imminente invasione russa del Paese con l’avvicinarsi della finale.
«La Uefa sta monitorando costantemente e da vicino la situazione. Al
momento non ci sono piani per cambiare la sede», fa sapere la
confederazione europea.
18.35 — L’Ue sanziona 351 deputati della Duma e 27 soggetti
«I 351 membri della Duma russa che hanno votato a favore di questa
violazione della legge internazionale e dell’integrità territoriale e
della sovranità dell’Ucraina saranno nella nostra lista delle sanzioni».
Lo ha annunciato l’Alto rappresentante dell’Ue per Politica estera,
Josep Borrell, al termine del Consiglio Ue Affari esteri straordinario.
«Colpiremo 27 individui ed entità che hanno ruolo nel minare o
minacciare l’integrità territoriale, la sovranità dell’Ucraina e la sua
indipendenza», ha aggiunto. «Queste persone ed entità sono suddivise
nelle seguenti aree: i responsabili di minacciare l’Ucraina, le entità
che sostengono finanziariamente o materialmente; chi nel settore della
Difesa sta giocando un ruolo nelle azioni di destabilizzazione e coloro
che sono impegnati in questa guerra di disinformazione», ha spiegato il
capo della diplomazia Ue. «E le banche che stanno finanziando i decisori
russi in questi territori. Colpiamo inoltre i rapporti commerciali con i
territori dei separatisti, esattamente come facemmo con la Crimea. Per
assicurarci che i responsabili sentano realmente le conseguenze
economiche delle loro azioni. Infine, colpiamo l’abilità del Governo e
lo Stato russi di accedere al mercato di capitali e servizi finanziari,
limitando il finanziamento delle loro politiche, limitando l’accesso al
loro debito sovrano al nostro mercato finanziario», ha aggiunto Borrell.
«A questo pacchetto si aggiunge un’altra decisione non dell’Ue ma della
Germania a cui voglio rivolgere una parola di apprezzamento per aver
reso il nostro messaggio oggi ancora più forte annunciando lo stop della
certificazione del gasdotto Nord Stream 2».
Ore 18.33 — Putin: «Nostro ingresso in Ucraina dipende dalla situazione»
L’eventuale ingresso delle truppe russe nell’Ucraina orientale per
aiutare i separatisti dipenderà dalla «situazione sul campo». Lo ha
detto ai giornalisti il presidente russo, Vladimir Putin, precisando:
«Non ho mai detto che le truppe russe entreranno in quel territorio dopo
il mio incontro qui con voi. Inoltre, è impossibile prevedere qualsiasi
potenziale azione in generale. Dipenderà tutto dalla situazione che
emergerà sul campo».
Ore 18.30 — Borrell: «Tra le sanzioni sotto tiro il finanziamento dello Stato sui mercati Ue»
Il «ministro» degli esteri Ue Josep Borrel ha annunciato a Parigi
che del pacchetto di sanzioni contro la Russia c’è anche «l’accesso del
governo e dello Stato al nostro mercato dei capitali e finanziario
oltreché» dei servizi per limitare il finanziamento delle politiche che
minacciano l’integrità dell’Ucraina e violano il diritto
internazionale». L’obiettivo di tali misure «è limitare l’accesso del
debito sovrano (russo) al finanziamento» nei mercati europei.
Ore 18.27 — La Finlandia forse cancella progetto nucleare con Russia
Helsinki sta «rivalutand» il progetto
congiunto con la russa Rosatom per una centrale nucleare nel nord-ovest
del Paese scandinavo. Lo ha detto la premier finlandese.