Putin attacca: è guerra in Ucraina. Zelensky: “Costringere la Russia alla pace”. Biden e Draghi: “Attacco ingiustificato”
Roberto Pavanello
La Russia ha attaccato l’Ucraina, ufficialmente per difendere i separatisti delle province orientali filorusse dell’Est, in sostanza per rovesciare il governo. A notte inoltrata il presidente russo Vladimir Putin è intervenuto nella tv pubblica, proprio mentre si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, per annunciare l’operazione militare. Un discorso aggressivo, in cui il presidente russo, tra l’altro, ha invitato i soldati ucraini a deporre le armi e soprattutto minacciato di ritorsioni eventuali intromissioni esterne. Nel giro di mezz’ora, esplosioni sono state segnalate a Kiev e in numerose città, è stato accertato che l’operazione sta avvenendo passando anche dalla Bielorussia. Il discorso di Putin, ha evidenziato la Novaja Gazeta, è stato registrato dal presidente il 21 febbraio alle 19, quando le diplomazie erano ancora in azione per evitare il conflitto. Il dato evidenzia ancora una volta come il piano bellico russo sia stato pianificato con largo anticipo.
Le parole di Putin
«Ho preso la decisione di
un’operazione militare», ha detto nel video diffuso poco prima delle 6
del mattino a Mosca. Spiegando che «un ulteriore allargamento della Nato
ad est è inaccettabile» e che quelli dell’Alleanza atlantica sono
«comportamenti immorali». Na aggiunto che «non è nei piani della Russia
l’occupazione dell’Ucraina». Evidente la propaganda: «Lo scopo
dell’attacco è denazificare e demilitarizzare kiev». il presidente russo
ha poi avvertito gli altri paesi che qualsiasi tentativo di interferire
con l’azione russa porterebbe a «conseguenze che non hanno mai visto».
Il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, afferma che «Le
difese aree dell’Ucraina sono state soppresse». Informazione al momento
non verificabile.
L’appello di Zelensky
Il presidente ucraino
Volodymyr Zelensky chiede aiuto: «Bisogna costruire una coalizione
anti-Putin. Il mondo deve costringere la Russia alla pace». E poi:
«Siamo forti, siamo pronti a tutto, vinceremo». Le autorità ucraine
hanno invitato la popolazione a restare a casa, non andare al lavoro e
non portare i figli a scuola.
Esplosioni e attacchi a Kiev e in molte città
Numerose esplosioni sono state segnalate prima dell’alba a Kiev e in altre città vicino alla linea del fronte e lungo la costa ucraina, dopo l’annuncio di Putin del via libera all’operazione militare. Sono state sentite esplosioni anche nella città portuale di Odessa, sul Mar Nero, con sirene della polizia e delle ambulanze. Coinvolta anche Kharkiv, una grande città a 35 chilometri a sud del confine russo. Le forze armate ucraine confermano l’attacco missilistico su diverse città.
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