Putin, dichiarazione di guerra in tv: «Reagiremo contro chi interferisce»
di Fabio Postiglione
Il presidente russo in collegamento alla stessa ora in cui al Consiglio di Stato aveva finito di parlare l’ambasciatrice americana
La scelta non è stata per nulla casuale. Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l’operazione militare in Ucraina (qui le notizie in diretta) mentre il Consiglio di sicurezza dell’Onu era in corso e aveva da poco finito di parlare l’ambasciatrice americana.
Alle 4, ora italiana, in collegamento con la tv di Stato per
annunciare un piano speciale per «smilitarizzare» e la «denazificazione»
dell’Ucraina, ovvero una dichiarazione di guerra.
«Ho preso la decisione di un’operazione militare», ha annunciato il presidente russo.
«L’operazione militare russa mira a proteggere le persone e le
circostanze richiedono un’azione decisiva dalla Russia», ha aggiunto.
Subito dopo sono state sentite le prime esplosioni a Kiev e nelle
altre città. L’esercito iniziava a invadere l’Ucraina con truppe anfibie
a Odessa.
Ha lanciato poi un messaggio a chiunque avesse intenzione «di interferire nelle operazioni». «Reagiremo», ha detto.
Non ha mai pronunciato la parola guerra, né invasione, e ha ribadito
in tv che «non si tratta di una occupazione». «L’operazione militare
russa mira a proteggere le persone e le circostanze richiedono un’azione
decisiva dalla Russia», ha spiegato.
Il presidente russo ha detto nel suo discorso di voler «smilitarizzare e de-nazificare» l’Ucraina, invitando i soldati ucraini a deporre le armi e a tornare a casa, affermando che la responsabilità dello spargimento di sangue sarà nelle mani del «regime ucraino». «I vostri padri e i vostri nonni non hanno combattuto per poter aiutare poi i neo-nazisti», ha aggiunto.
E poi un attacco frontale alla Nato perché «un’ulteriore espansione e il suo uso del territorio dell’Ucraina sono inaccettabili» e perché «il suo comportamento è immorale». «Oggi, ritengo ancora una volta necessario tornare sui tragici eventi accaduti nel Donbass e sulle questioni chiave per garantire la sicurezza della stessa Russia. Parliamo di minacce che anno dopo anno, passo dopo passo, vengono create in modo rude e senza tante cerimonie da politici irresponsabili in Occidente nei confronti del nostro Paese».
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