La guerra all’Ucraina attraverso le carte
carte e testo rispettivamente di Laura Canali, Niccolò Locatelli
Carta di Laura Canali – 2021. 25/02/2022
Il contesto geopolitico e storico dell’invasione russa. L’importanza di Kiev per Mosca, la divisione dell’Europa dopo la guerra fredda, le mosse degli Stati Uniti, il ruolo di Cina e Turchia. Il banco di prova per l’Italia.
Giovedì 24 febbraio 2022 la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina.
Il presidente Vladimir Putin ha detto che l’operazione militare è
iniziata per difendere dalla “aggressione” di Kiev le autoproclamate
repubbliche secessioniste di Donestk e Lugansk, riconosciute solo dalla
Russia e da un manipolo di suoi alleati.
Il presidente russo ha aggiunto che l’obiettivo è la “demilitarizzazione” e “denazificazione” dell’Ucraina (il cui presidente Volodymyr Zelensky è ebreo), non l’occupazione del paese. Frasi che inducono a ritenere che per Mosca la guerra non finirà con la conquista della porzione di Donbas attualmente sotto il controllo di Kiev.
L’escalation in Ucraina ha ripercussioni locali, europee e mondiali.
L’attacco russo, partito da molteplici direzioni, segue di tre giorni il riconoscimento dell’indipendenza dall’Ucraina delle repubbliche di Donec’k e Luhans’k (Donetsk e Lugansk), controllate da separatisti filorussi e supportate da Mosca a partire dal 2014.
L’invasione di questi giorni è il proseguimento di un conflitto iniziato proprio nel 2014 [vedi sotto].
Alcune carte di Limes aiutano a comprenderne le origini.
Nel discorso con cui ha annunciato il riconoscimento, Putin ha fatto un lungo excursus storico – non inedito
– durante il quale ha ribadito alcuni concetti a lui cari: l’Ucraina
per la Russia non è un paese vicino, è parte della storia nazionale.
Il richiamo implicito è alla Rus’ di Kiev, primo embrione di Stato russo
fra il IX e il XIII secolo, durante il quale la popolazione abbracciò
il cristianesimo.
Carta di Francesca La Barbera – 2015
Carta di Laura Canali – 2021
Esplicito è stato invece il richiamo al periodo sovietico: il presidente della Russia ha attribuito la creazione dell’Ucraina moderna ai bolscevichi e a Lenin, oggetto di aspre critiche – come del resto Nikita Khrushchev, che cedette la penisola di Crimea dalla Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa all’Ucraina sovietica nel 1954.
Carta di Laura Canali – 2021
In Ucraina c’è una porzione consistente di popolazione russofona e/o etnicamente russa, soprattutto nella parte orientale del paese. I russi etnici sono maggioranza in Crimea – annessa dalla Russia nel 2014 – ma non negli oblast di Donetsk e Lugansk.
Carta di Laura Canali – 2021
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