Guerra Ucraina-Russia, le ultime notizie: Putin lancia l’assalto totale, distrutti gasdotti e depositi di petrolio
di Francesco Battistini, Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Paolo Foschi e Redazione Online
Le news sulla guerra, in diretta: Putin intensifica le operazioni militari, bombardamenti intensi su Kiev e su altre città, ma l’avanzata delle truppe ha incontrato più resistenze del previsto. L’Occidente vara sanzioni durissime contro la Russia
• Russia e Ucraina sono al quarto giorno di guerra.
Pesantissimi bombardamenti nella notte su Kiev, colpiti un deposito di
carburante, un gasdotto e l’aeroporto. Le truppe russe sono entrate a
Kharkiv, dove si combatte in queste ore una feroce battaglia nelle
strade. Qui un’analisi sulle operazioni in corso.
• La Russia si dice pronta a negoziati con l’Ucraina, ma «in Bielorussia».
L’Ucraina ha replicato di essere a sua volta pronta, ma non in
Bielorussia — Paese da cui sono partite le truppe russe che stanno
devastando Kiev.
• Le forze armate ucraine hanno reso noto che già 37 mila volontari ucraini si sono arruolati per combattere contro la Russia. La situazione dei profughi è già drammatica (qui il reportage da Leopoli di Lorenzo Cremonesi).
• Primo bilancio dell’Onu sulle vittime civili: i morti sono almeno 64, 240 i feriti. Il dato è però probabilmente largamente sotto stimato.
•La Russia è sempre più isolata nella comunità internazionale: Stati Uniti, Canada, Unione Europea e Gran Bretagna hanno inasprito le sanzioni, annunciando l’esclusione di Mosca dal sistema swift per la transazioni bancaria (Qui la spiegazione di che cosa sia e perché sia importante).
• Fonti Usa hanno annunciato che adesso inizierà la caccia a tutti i beni degli oligarchi russi
, compresi yacht, immobili e attività economiche. «O la terza guerra mondiale, o le sanzioni»: queste le parole di Joe Biden
• L’Italia invia oggi
aerei e uomini in Romania, per rafforzare il fianco Est della Nato; da tutta Europa sono in arrivo in Ucraina anche armi e altri aiuti (qui l’articolo di Guido Olimpio).
•
Le motivazioni della crisi
sono spiegate in
questo approfondimento
.
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Ore 9.00 – Zelensky: «La notte è stata dura, la Russia sa compiendo un genocidio»
In un nuovo messaggio sui social, il presidente ucraino Zelensky
ha detto che la notte appena trascorsa è stata «dura»: «Sncora
sparatorie, ancora bombardamenti di quartieri abitati, infrastrutture
civili. Non c’è nulla oggi che l’occupante non consideri un obiettivo
legittimo, stanno compiendo un genocidio».
Ore 8.37 – La Russia si dice «pronta ai negoziati, in Bielorussia». Zelenzky: «Anche noi siamo pronti, ma non in Bielorussia»
Il Cremlino ha annunciato di essere pronto a negoziati con
l’Ucraina a Gomel, in Bielorussia. Un annuncio pressoché identico era
stato fatto anche nella giornata di ieri, e seguito da condizioni che
prevedevano condizioni che l’Ucraina ritiene inaccettabili: lo stop a
qualunque aspirazione all’ingresso nell’Ue e nella Nato, il completo
disarmo e la «finlandizzazione» del Paese.
Dopo il «no» dell’Ucraina, ieri, Putin ha ordinato l’assalto totale e la ripresa dell’avanzata nel Paese.
Oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che «una
delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del
ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l’amministrazione
presidenziale, è già in Bielorussia per colloqui con gli ucraini. Siamo
pronti».
Volodymyr Zelensky ha però risposto di essere sì, a sua volta,
pronto a colloqui, «ma non in Bielorussia, non in un Paese da cui
partono missili verso di noi».
La Bielorussia è un Paese strettamente legato alla Russia (in questa intervista al Corriere la dissidente bielorussia Tikhanovskaja la definisce, «con vergogna, l’hangar militare di Mosa»): da lì truppe russe hanno invaso l’Ucraina, entrando da Nord, per assaltare Kiev.
Zelensky ha indicato come possibili luoghi per i negoziati Varsavia, Bratislava, Budapest, Baku, Istanbul.
Di fatto — come ha spiegato il consigliere della presidenza
ucraina, Mikhail Podolyak — la delegazione russa è arrivata a Gomel, in
Bielorussia, «sapendo che è inutile»: la pozione del presidente ucraino
Zelensky resta quella di accettare «solo negoziati reali, zero
ultimatum».
Ore 8.35 – L’appello di Zelensky: «Creata una legione di stranieri, arruolatevi»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel primo messaggio
sui suoi canali social del giorno, ha annunciato che l’Ucraina sta
creando una Legione straniera per arruolare i volontari provenienti
dall’estero: «Questa sarà la prova del vostro sostegno al nostro Paese».
(Qui il racconto, firmato da Francesco Battistini, di come Zelensky stia combattendo una battaglia anche via social).
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