Cos’è lo Swift, come funziona e perché può essere un’arma a doppio taglio

 Nel 2014, ricorda lo studio dell’Ispi, quando l’Europa chiese che la Russia fosse sconnessa da Swift le autorita’ russe stimarono che il provvedimento avrebbe comportato una riduzione del Pil del 5%. “Oggi – si afferma – il quadro e’ diverso. Grazie a Mir, i pagamenti interni al Paese non sarebbero colpiti. E anche gli effetti sulle relazioni esterne sarebbero parzialmente attenuati dal ricorso a Spfs e Cips. Tanto che lo stesso Medvedev, che nel frattempo e’ diventato vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, ha dichiarato che le transazioni finanziarie ‘diventeranno piu’ difficili, ma non sara’ una catastrofe’. In compenso, l’esclusione di un Paese da Swift avrebbe ripercussioni sugli Stati che comminano le sanzioni. Il blocco dei pagamenti in entrata e in uscita imporrebbe un’interruzione non soltanto dei traffici commerciali, ma anche delle transazioni finanziarie.
Percio’ l’ipotesi di un’esclusione della Russia ha suscitato la preoccupazione delle banche europee, in particolare di quelle francesi e italiane, che sono esposte complessivamente per circa 50 miliardi di dollari ugualmente ripartiti fra i due Paesi e che, nell’evenienza di un blocco, non potrebbero ottenere il pagamento di quei crediti. Un blocco indiscriminato rischierebbe cosi’ di tradursi in una moratoria dsui debiti esteri della Russia”.

Inoltre, come ricorda il Wall Street Journal, le valute digitalizzate della banca centrale o altri token come il bitcoin potrebbero essere accelerati per svolgere un ruolo piu’ importante nei pagamenti globali.
Alla lunga, l’utilizzo del sistema dei pagamenti come arma – conclue lo studio Ispi “rischia di essere costoso per i Paesi che la utilizzano assai piu’ che per quelli che la subiscono: il ricorso sistematico a questo strumento, non solo colpisce tanto gli uni quanto gli altri, ma incentiva la ricerca di alternative e finisce per minare alla radice l’utilizzo del dollaro come moneta internazionale e l’assetto geopolitico che su tale egemonia monetaria si regge”. La difficolta’ di procedere in questo senso e’ stata confermata da un portavoce del governo tedesco, secondo cui sospendere la Russia avrebbe un impatto enorme sulle transazioni per la Germania e le imprese tedesche in Russia.

L’HUFFPOST

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