L’Occidente non può cedere al ricatto di un dittatore
L’Ucraina oggi siamo noi, e non è una frase retorica buttata lì a effetto. Nel mondo globalizzato e interconnesso le distanze rappresentano ostacoli ridicoli, mille chilometri non sono neanche una barriera, e altri problemi si presenteranno, se non reagiamo. Per dirne soltanto uno, presto si affolleranno alle nostre frontiere decine di migliaia di profughi ucraini, che potrebbero diventare centinaia di migliaia se si consentisse alla Russia di fare di quel grande Paese uno Stato vassallo. Come rifugiati politici ci sarebbe difficilissimo respingerli. Se non si vuole tenere conto di ragioni ideali, problemi come questo e le future, inevitabili, aggressioni – ci costeranno molto di più dell’aumento del prezzo dell’energia.
IL GIORNALE
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