Il rublo crolla sui mercati, volano petrolio e grano
Qualche ora di calma apparente, poi nella quinta notte di guerra in Ucraina hanno ricominciato a suonare le sirene: esplosioni, incendi, fughe nei rifugi anche alla vigilia degli attesi colloqui di Gomel, in Bielorussia, tra i rappresentanti di Kiev e Mosca. Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà oggi gli alleati per valutare il prossimo passo. E l’Onu torna a riunire il Consiglio di Sicurezza per proporre – annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – una tregua per evacuare donne e bambini. A tremare, dopo le nuove sanzioni alla Russia e la minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin sono stati soprattutto i mercati: il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Il Rublo è in forte calo anche all’avvio del mercato ufficiale di Mosca dopo che la Banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni. La valuta scambia in forte flessione. Attualmente per un dollaro sono necessari 90 rubli (-8%). Strangolate dalle sanzioni molte banche russe, con il 50% delle riserve della banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. Anche i prezzi delle materie prime alimentari sono schizzati: entrambi i paesi sono infatti grandi produttori di grano le cui quotazioni sui mercati internazionali salgono dell’8,7%%. Avanzano anche il mais (+5%) e la soia (+3.9%). Così, la Banca centrale della Russia ha alzato il tasso di riferimento al 20%. Secondo l’agenzia Bloomberg, la Banca centrale russa ha motivato la decisione con il drastico “cambiamento delle condizioni esterne. L’aumento dei tassi si è reso necessario per rendere più attraenti i depositi”. Il governatore della banca russa parlerà alle ore 16 di Mosca. L’Ue chiude alla Russia anche i cieli, blindando gli spazi aerei dei Paesi membri e presto potrebbe farlo anche per i porti. Attacchi sono stati segnalati nella notte su Kiev e Kharkiv, tutti respinti secondo le fonti ucraine. Un missile russo – riferiscono i media ucraini – ha colpito un condominio, un asilo e un negozio nel centro di Chernihiv provocando un incendio. Una donna è rimasta ferita. Bombardamenti ha denunciato intanto la Russia ne Donbass, “i peggiori degli ultimi mesi”, “con vittime civili e infrastrutture danneggiate”. La cronaca registra anche la fuga dagli arresti domiciliari, dove si trovava con l’accusa di alto tradimento per aver sostenuto i separatisti del Donbass, l’oligarca amico di Putin Viktor Medvedchuk, considerato il suo uomo a Kiev. Il suo legale ha fatto sapere che “si trova in un posto sicuro a Kiev”. I russi avrebbero intanto dato alle fiamme un museo di storia a Ivankiv, a nord di Kiev, in cui si celebravano gli eroi ucraini. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen insiste: “Vogliamo l’Ucraina nell’Unione europea”. Nella notte parla al telefono con il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky riferisce anche su Twitter di una conversazione telefonica con il premier britannico Boris Johnson e con il presidente polacco Andrzej Duda.
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