Ecco perché Putin perderà la guerra

Quando Gorbaciov lasciò, i russi e gli ucraini si sentivano come fratelli; Putin li ha trasformati in nemici e può star certo che, da adesso in poi, la nazione ucraina si definirà sempre in contrapposizione alla Russia. Le nazioni, in fin dei conti, si costruiscono a partire da un corpus di storie. Ogni nuovo giorno aggiunge altre storie che gli ucraini racconteranno non soltanto nei cupi giorni a venire, ma nei decenni e alle generazioni future. Il presidente che si è rifiutato di lasciare la capitale dicendo di avere bisogno di munizioni e non di un passaggio; i soldati dell’Isola dei Serpenti che hanno detto all’equipaggio di una nave da guerra russa di “andare a farsi fottere”; i civili che hanno cercato di fermare i carri armati russi sedendosi lungo il loro tragitto. Sono queste le storie che fanno una nazione. E, sul lungo periodo, proprio queste storie contano più dei carri armati. Il despota russo dovrebbe sapere queste cose come chiunque altro. Del resto, da bambino è cresciuto nutrendosi di racconti sul coraggio dei russi durante l’assedio di Leningrado. Adesso è lui a creare molte più storie di questo tipo, nelle quali però egli compare nel ruolo di Hitler.

Le storie sul coraggio degli ucraini infondono determinazione non soltanto negli ucraini, ma nel mondo intero. Sono loro a infondere coraggio ai governi delle nazioni europee, all’Amministrazione degli Stati Uniti, e perfino ai cittadini russi oppressi. Se gli ucraini hanno il coraggio di sfidare un carro armato a mani nude, il governo tedesco può avere il coraggio di rifornirli di missili anticarro, il governo americano può avere il coraggio di estromettere la Russia dal circuito Swift, e i cittadini russi possono avere il coraggio di dimostrare la loro opposizione a questa guerra insensata. Purtroppo, è verosimile immaginare che questa guerra durerà a lungo. La questione più importante, tuttavia, è stata decisa una volta per tutte. Questi ultimi giorni hanno dimostrato in modo inequivocabile al mondo intero che l’Ucraina è una vera nazione, gli ucraini sono un vero popolo e non vogliono vivere sotto un nuovo impero russo, nella maniera più assoluta. Resta irrisolta soltanto una domanda: quanto tempo servirà prima che questo messaggio penetri negli spessi muri del Cremlino?

-Traduzione di Anna Bissanti
The Guardian

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