Davide Serra: “Lo Zar finirà in bancarotta, la guerra tassa i russi del 40%”
Gli oligarchi reagiranno?
«Staranno zitti. Hanno paura di essere presi e torturati da Putin. Cosa che lui fa regolarmente».
Nessun ribelle?
«Zero. Preferiscono vivere».
Qual è il ruolo della Cina?
«Ha solo da
guadagnare. Putin diventa un paria del mondo e gli oligarchi perdono il
60-70% del patrimonio. È sparita la rete con cui lo Zar comprava la
gente per minare la democrazia».
Pechino sosterrà Mosca finanziariamente?
«Gli
prenderà le materie prime, l’unico valore aggiunto russo. Si attaccherà
al bocchettone e comprerà gas e petrolio scontati».
E noi, in Italia?
«Noi dobbiamo staccarci dal
bocchettone. È necessario investire 80 miliardi in fonti rinnovabili e
costruire due rigassificatori. A quel punto siamo indipendenti e la
Russia chiude».
Draghi ha ricordato che abbiamo fatto poco per l’energia verde ed è esplosa la polemica. Giusto?
«L’Italia
ha fatto tanto quando c’erano sussidi, perché nessuno rischiava nulla.
Poi sono arrivati i veti del “Titolo V” e abbiamo realizzato il 90% in
meno rispetto agli obiettivi. È un caso esemplare. Roma approva le
leggi, gli enti locali le bloccano. Come Emiliano e i cinque stelle
hanno fatto col il gasdotto Tap».
Putin sta per prendere Kiev. Ha vinto?
«Putin non
vincerà mai in Ucraina. Lo dice la Storia. Negli ultimi cento anni un
ucraino su tre è morto di fame per colpa di Stalin e per combattere
Hitler. Diversamente da quasi tutti i Paesi europei, l’Ucraina troverà
gente pronta a morire per la Patria. Basta che sia uno su quattro, ed
ecco dieci milioni di soldati. Se saranno armati, i russi non li
vinceranno mai. Con i giusti mezzi, sarà un Vietnam alla decima
potenza».
Nel frattempo lo Zar farà bancarotta?
«Certo.
Presto il suo unico asset, gli idrocarburi, non varranno nulla. Li
venderà a Cina e Corea del Nord a basso prezzo. Putin sta distruggendo
la Russia, l’ha già distrutta. Ora tutti sanno che un pazzo».
In tutto questo, lei sta perdendo soldi o no?
«Due
settimane fa abbiamo deciso che Putin avrebbe attaccato. Abbiamo
comprato delle assicurazioni per le posizioni russe. Abbiamo shortato il
rublo e i loro bond (scommessa al ribasso, ndr). Mentre perdiamo sugli
asset globali, guadagniamo sulle assicurazioni con cui ci siamo
protetti».
Questa settimana si riunisce la Banca centrale europea. Si attende un aumento dei tassi d’interesse?
«Avrebbero dovuto agire lo scorso anno e dire che il Quantitative easing sarebbe stato interrotto. Adesso c’è uno choc esterno e per il momento non farà nulla. Entro fine anno dovrà, però, interrompere gli acquisti di titoli. Fra fine 2022 e inizio 2023 potranno aumentare i tassi. Ma sino a un massimo dello 0,5%».
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