Ucraina-Russia, le ultime notizie sulla guerra: oggi i negoziati, l’Aia indaga per crimini di guerra russi

di Lorenzo Cremonesi, Francesco Battistini, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Marco Imarisio, Paolo Foschi

Le ultime notizie sulla guerra, in diretta: Russia e Ucraina oggi si incontrano per negoziati in Bielorussia; ieri tensione per sorvolo di aerei russi sulla Svezia

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La guerra è all’ottavo giorno. Dopo i pesanti bombardamenti delle ultime 24 ore su Kiev e sulle principali città, oggi in Bielorussia le delegazioni di Kiev e Mosca riprendono i negoziati: i russi sarebbero disponibili a mettere il cessate il fuoco, anche se non è chiaro a quali condizioni.
• La Corte penale internazionale ha intanto annunciato l’apertura di un’inchiesta per presunti crimini di guerra, mentre l’assemblea generale dell’Onu, con soli cinque voti contrari e 35 astenuti, ha approvato una risoluzione contro la Russia.
•Dopo la caduta della città di Kherson, adesso la grande paura è arrivata anche a Kiev, che si prepara a resistere all’attacco delle truppe russe di terra. Situazione drammatica anche a Mariupol, ormai circondata all’esercito di Mosca e rimasta senza luce e acqua. Mosca invece sembra tornata indietro agli anni della cortina di ferro: ci sono code alle farmacie, lasciare il Paese è sempre più difficile e il clima si fa sempre più cupo.
Il Corriere ha avviato una newsletter speciale e una serie di podcast sulla guerra in Ucraina. Qui le foto del giorno. Qui tutti i video dal fronte. Qui sotto, le notizie in diretta.

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Ore 7.50 – Il sequestro dello yacht più grande del mondo
Le autorità tedesche, secondo quanto riporta il Guardian, avrebbero sequestrato lo yacht di Alisher Usmanov, miliardario russo. Il sequestro sarebbe avvenuto ad Amburgo.

Usmanov è nella lista dei soggetti colpiti dalle sanzioni dell’Unione europea.

Lo yacht, secondo Forbes, si chiama Dilbar, è lungo 156 metri, ha un valore di 600 milioni di dollari, e potrebbe essere il più grande al mondo per tonnellaggio.

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Ore 7.15 – Un milione di profughi: il primo
(Marta Serafini, inviata a Leopoli, Ucraina) Il primo milione. «In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di sfollati dall’Ucraina verso i paesi vicini», scrive su Twitter l’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi. «Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria salvavita». Il tema sarà anche al centro della visita del segretario di Stato Antony Blinken nei Paesi limitrofi all’Ucraina, in testa Polonia dove si concentra il maggiore flusso di ingresso.

Ore 7.00 – Ma dov’è il convoglio militare russo che sta andando a Kiev?
Da giorni si ha notizia di un convoglio militare dell’esercito russo, lungo oltre 60 chilometri, diretto verso Kiev.

Il convoglio non avrebbe compiuto alcun progresso significativo nell’arco delle ultime 48 ore, avanzando soltanto di una manciata di chilometri, secondo quanto afferma il portavoce del Pentagono, John Kirby.

Come mai? E cosa significa?

Il portavoce del Pentagono ipotizza che le forze russe si siano raggruppate per valutare i progressi compiuti sino ad ora.

Di certo, la presenza di un colonna di mezzi alle porte di Kiev avrà un peso nei negoziati che riprendono oggi, in Bielorussia.

E il fatto che giorni se ne conosca l’ubicazione, senza che la colonna sia messa sotto attacco, potrebbe indicare che Mosca ha la certezza di poter controllare i cieli.

Ore 6.56 – Bombardamenti a Sumy, colpita l’università militare
Le forze russe hanno bombardato nella mattinata un edificio della facoltà militare dell’università statale di Sumy, città nord-orientale dell’Ucraina. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy, Dmytro Zhyvytsky, ripreso su Twitter da Kyiv Independent.

Ore 6.32 – Ambulanze militari russe portano i soldati feriti in Bielorussia
Una fila di sette ambulanze militari russe, grandi come un autobus, i cui finestrini sono oscurati da tende grigie, si è fermata all’ingresso posteriore dell’ospedale principale di Mazyr, in Bielorussia, a 48 chilometri dal confine con l’Ucraina, trasportando i feriti dal fronte. Residenti e medici hanno raccontato che c’è un flusso costante di soldati russi feriti nei feroci combattimenti intorno a Kiev.

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