Ucraina, “l’Occidente cerca il golpe a Mosca”: il piano della Nato per rovesciare Vladimir Putin
E qui il riferimento è all’accordo con cui il 5 agosto 1994 l’Ucraina, terza potenza nucleare dell’epoca grazie a 1.900 testate nucleari ereditate dall’epoca sovietica, le restituì alla Russia, in cambio di un impegno formale a garantire la sua integrità territoriale sottoscritto dalla stessa Russia e dagli altri quattro membri permanenti del Consiglio di Sicurezza: Usa, Cina, Francia e il Regno Unito. L’Ucraina non è stata fatta entrare nella Nato appunto per evitare di coinvolgere l’alleanza in una situazione come questa, ma in realtà ai sensi del Diritto Internazionale gli altri quattro garanti sarebbero stati già tenuti a intervenire al momento dell’occupazione della Crimea.
Secondo il Daily Mail la donna che ha interrotto Johnson sarebbe stata uno dei vertici della Autorità anti-corruzione dell’Ucraina. Dunque, è possibile che in tempi rapidi il governo ucraino ponga la questione in modo formale. Se Washington, Londra e Parigi rispondono in modo positivo, è la terza guerra mondiale. Se, come verosimile, non lo faranno, è la fine del Diritto Internazionale. Quale mai Paese si fiderà più di garanzie del genere? Si capisce come Boris Johnson sia ammutolito.
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