Ucraina-Russia, le ultime notizie sulla guerra: tregua temporanea, un’altra centrale nucleare nel mirino dell’esercito russo
Ore 8.20 – Mosca: ampia offensiva in Ucraina
L’esercito russo continua la sua offensiva su
un ampio fronte in Ucraina: il ministero della Difesa ha annunciato di
avere preso il controllo, nelle ultime ore, di Preobrazhenka,
Komsomolske, Zahorne, Dorozhnyanka e altre località. Si continuano a
colpire, riferisce Interfax, le infrastrutture militare e sono già
stati distrutti 56 droni, 82 aerei, 708 carri armati delle forze armate
ucraine. Inoltre, sempre secondo il ministero a Mosca, le forze della
repubblica indipendentista di Lugansk, con il supporto dell’esercito
russo, «hanno raggiunto la linea Bohuslavka – Telmakhovka – Kalynivka».
Ore 8.15 – Difesa Gb: tasso di attacchi diminuito, città circondate
Il ministero della Difesa britannico ha fornito questa mattina un
aggiornamento dell’intelligence. Secondo l’ultimo report, il tasso di
attacchi aerei e militari russi è diminuito nelle ultime 24 ore. Nel
frattempo, le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol rimangono in mano ucraina.
È probabile che queste città, insieme a Sumy, «siano tutte circondate
dalle forze russe». Stando a quanto riferito dal ministero della Difesa
britannico poi, «le forze russe stanno probabilmente avanzando nella
città portuale meridionale di Mykolaiv. C’è una possibilità realistica
che alcune forze tenteranno di aggirare la città per dare la priorità
alla progressione verso Odessa» (qui l’ultimo aggiornamento militare).
Ore 8.03 – Mosca, si stringe assedio su Mariupol
Si fa più stretto l’assedio delle forze armate russe sulla città
portuale di Mariupol, strategica posizione sul mar di Azov. Lo comunica
il ministero della difesa di Mosca.
Ore 7.35 – La Russia dichiara tregua temporanea
Il ministero degli
Esteri russo ha annunciato il cessate il fuoco temporaneo dalle 10 di
sabato 5 marzo (ora di Mosca, le 8 in Italia), per permettere
l’apertura di corridoi umanitari e l’evacuazione dei civili da Mariupol
and Volnovakha. Mariuipol è assediata da giorni: i cittadini sono rimasti senza luce, acqua, gas.
Ore 7.30- Johnson: rischiamo un’altra Chernobyl
Il premier britannico Boris Johnson, in un’intervista esclusiva a Repubblica, Die Welt e El País, ha rilanciato l’allarme sulla possibilità che esploda una centrale nucleare in Ucraina. Dopo l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «era terrorizzato, e a ragione. Ricordiamo cosa accadde con Chernobyl. Oggi il rischio di un incidente nucleare è evidente,
purtroppo. Sono preoccupato- ha ammesso Johnson- Come fermare qualcosa
di così distruttivo? La risposta purtroppo non è semplice. Ma serve
subito l’Onu e l’agenzia dell’atomo Aiea a protezione delle centrali
nucleari ucraine. Perché, con un altro attacco come quello dell’altra
notte, la sicurezza e la salute di tutta Europa saranno davvero a
rischio».
Ore 7.20 – L’appello degli scrittori: «Informate i cittadini»
Un gruppo di
scrittori ha fatto appello ai russofoni di tutto il mondo affinché
trasmettano la verità sulla guerra in Ucraina contattando direttamente i
cittadini russi utilizzando «tutti i possibili mezzi di comunicazione».
Lo riferisce il Guardian. Tra i 17 firmatari dell’appello c’è il
premio Nobel Svetlana Alexievich, autrice bielorussa che scrive in
russo. Un’altra dozzina di illustri autori da tutto il mondo, tra cui il
premio Nobel JM Coetzee, ha appoggiato l’appello che arriva
all’indomani della scelta del governo russo di censurare l’accesso alle notizie e alle informazioni sull’invasione dell’Ucraina.
Ore 6.37 – Musk: Starlink non bloccherà fonti di notizie russe
«A Starlink è stato
chiesto da alcuni governi (non dall’Ucraina) di bloccare fonti di
notizie russe. Non lo faremo se non sotto tiro. Mi dispiace essere un
assolutista della libertà di parola». Lo twitta Elon Musk dopo che molte
società hanno scaricato fonti di informazione russe come RT.
Ore 6.15 – Il Washington Post toglie le firme dei giornalisti dalla Russia
Il quotidiano
americano ha deciso di rimuovere dalle corrispondenze dei suoi
giornalisti in Russia i nomi degli autori, il luogo e la data per
assicurare la sicurezza del suo personale. Lo ha comunicato il
quotidiano di Jeff Bezos, dopo l’entrata in vigore della legge che in
Russia punisce le fake news con il carcere fino a 15 anni, misura che dà
un nuovo colpo alla già limitata libertà di stampa. La nuova legge,
secondo gli osservatori indipendenti, potrà essere utilizzata per punire
chi scriverà contenuti non graditi a Putin e al suo gruppo di potere.
Ore 5.13 – Washington Post: armi dagli Usa consegnate già a dicembre
Gli
Stati Uniti hanno iniziato ad armare l’Ucraina già agli inizi di
dicembre, fornendo armi e attrezzature utili per il combattimento in
aree urbane. Lo riporta il Washington Post citando alcuni documenti
riservati contenenti l’elenco delle consegne effettuate. Nell’ultima
settimana le consegne sono aumentate, e includono per la prima volta i
missili Stinger.
Ore 4.49 – Pentagono: dall’inizio della guerra la Russia ha lanciato 500 missili
Gli
Stati Uniti stimano che la Russia abbia lanciato 500 missili durante
l’invasione in Ucraina. Lo riferisce un funzionario del Pentagono.
Ore 4.45 – Distribuito il 70% delle armi de pacchetto Usa da 350 milioni
Gli Stati Uniti
hanno consegnato circa il 70% delle armi previste nel pacchetto da 350
milioni di dollari approvato da Joe Biden per aiutare l’Ucraina. Lo
riporta il New York Times. Le armi sono arrivate in Polonia e in Romania
e poi spedite, via terra, nell’Ucraina occidentale per essere
distribuite su tutto il territorio. Il capo di stato maggiore congiunto
delle forze armate Usa, Mark Milley, ha ispezionato l’operazione di
trasferimento delle armi nel corso di una visita a sorpresa durante la
quale ha incontrato le truppe e il personale di 22 paesi che lavora per
scaricare le armi per trasferirle via terra alle forze ucraine.
Ore 4.35 – Cnn: Mosca vuole impiegare 1000 mercenari in Ucraina
La Russia intende
dispiegare fino a 1.000 mercenari in Ucraina nei prossimi giorni e nelle
prossime settimane. Lo riporta Cnn citando fonti dell’intelligence,
secondo le quali gli Stati Uniti hanno già «alcune indicazioni» che
gruppi di mercenari potrebbero essere coinvolti nell’invasione russa.
Ore 4.30 – Joe Biden risale nei sondaggi con la crisi Ucraina
Secondo le
rilevazioni di NPR-Maripost, il 47% degli americani promuove il
presidente, ben 8 punti in più rispetto al 39% della settimana del 25
febbraio. Il 52% degli intervistati approva la gestione della crisi
Ucraina da parte del presidente.
Ore 3.37 – Kiev: dall’inizio della guerra distrutti 39 aerei e 40 elicotteri russi
Le forze ucraine
hanno distrutto almeno 39 aerei e 40 elicotteri russi dall’inizio
dell’invasione della Russia. Lo riferiscono le autorità ucraine citate
dai media locali.
Ore 3.34 – Mariupol sotto assedio, il sindaco: situazione impietosa
La città di Mariupol è sottoposta all’assedio delle forze russe. Lo afferma il sindaco Mariupol Vadim Boitchenko, definendo l’assedio «impietoso» e chiede la creazione di corridoi umanitari. In un messaggio postato su Telegram afferma: «Ora è il momento di cercare soluzioni ai problemi umanitari».
Ore 3.10 – S&P taglia il rating della Bielorussia, probabile default
L’agenzia S&P
taglia il rating della Bielorussia a `CCC´ da `B´, con `creditwatch´
negativo. Secondo l’agenzia, «in assenza di uno sviluppo positivo
imprevisto, è probabile che la Bielorussia faccia default nei prossimi
12 mesi», afferma S&P.
Ore 3.06 – Usa valutano piano di aiuti a Zelensky in caso di esilio
L’amministrazione
Biden inizia a valutare piani per uno degli scenari peggiori, ovvero la
caduta di Kiev con l’esilio del governo di Volodymyr Zelesnky e
l’insediamento di un regime amico a Mosca. Lo riporta Cbs citando alcune
fonti, secondo le quali il dibattito è acceso su come poter assistere,
in un caso come questo, Zelensky. Due componenti della commissione di
Intelligence della Camera stanno cercando consensi per una misura
bipartisan che richiederebbe all’amministrazione Biden la messa a punto
di una strategia per sostenere i ribelli pro-indipendenza nel caso il
presidente russo Vladimir Putin conquistasse Kiev e occupasse
significative aree dell’Ucraina.
Ore 2.22 – Bombardieri B52 americani hanno volato al confine orientale della Nato
Le attività
nell’ambito di un’esercitazione con le aeronautiche tedesche e della
Romania. Lo riporta Cnn citando la Us Air Force. I bombardieri americani
hanno volato nello spazio aereo della Romania , non lontano
dall’Ucraina, dopo essere partite dalla Raf Fairford, in Gran Bretagna.
Ore 2.11 – Kiev arruola i civili proprietari di piccoli droni
L’esercito di Kiev,
con un appello su Facebook, ha chiamato a raccolta i civili proprietari e
piloti di piccoli droni per utilizzare i mini-velivoli nelle attività
di controllo e spionaggio delle truppe russe. Lo riferisce l’agenzia Ap.
(Leggi qui il servizio)
Ore 1.51 – Cnn: timori di bombardamenti massicci sulle città per costringerle alla resa
L’Occidente teme
che la Russia si avvii a «bombardare le città» ucraine «fino alla loro
sottomissione». Lo riporta Cnn citando alcune fonti dell’intelligence
occidentale, secondo le quale questo potrebbe avere un impatto
significativo in termini di morti civili. «Le armi pesanti non pesano
solo di più, sono pesanti anche in termini di danno che possono
infliggere», osservano le fonti con Cnn.
Ore 1.49 – Blinken: Usa non cercano il cambio di regime in Russia
Il segretario di
Stato Usa Antony Blinken afferma che gli Stati Uniti non stanno cercando
un cambio di regime a Mosca. Parlando alla Bbc, Blinken ha spiegato che
«non dipende assolutamente da noi», invitando il popolo russo a
ritenere la propria leadership responsabile della guerra in Ucraina.
Ore 1.37 – Usa: le truppe russe avanzano verso la seconda centrale nucleare ucraina
Le forze russe si
stanno avvicinando alla centrale nucleare più grande dell’Ucraina. Lo ha
dichiarato l’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda
Thomas-Greenfield, che non ha nominato l’impianto. «Sono a 20 miglia»,
le sue parole riportate dalla Cnn. Secondo Energoatom, l’organismo di
supervisione delle centrali nucleari ucraine, il secondo impianto
nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di
energia è la centrale nucleare di Yuzhnoukrainsk nell’oblast di
Mykolaiv, nell’Ucraina meridionale.
Ore 1.19 – Usa, sondaggio: la maggior parte degli americani favorevole alla no-fly zone sull’Ucraina
La maggioranza
degli americani è favorevole a una no-fly zone sull’Ucraina e allo stop
degli acquisti di petrolio russo. È quanto emerge da un sondaggio
Reuters-Ipsos, secondo il quale il 74% degli intervistati si sono detti
favorevoli a una no-fly zone a fronte di un 80% convinto che gli Stati
Uniti dovrebbero fermare gli acquisti di petrolio russo. L’81% si
esprime a favore dell’imposizione di nuove sanzioni nei confronti della
Russia.
Ore 0.55 – Samsung sospende la spedizione di cellulari e chip in Russia
Il colosso coreano
Samsung ha sospeso le spedizioni di telefoni cellulari e chip alla
Russia «a causa dell’attuale situazione geopolitica». «Continuiamo a
monitorare attivamente questa complessa situazione per determinare i
nostri prossimi passi», ha detto la società in una nota. Samsung
Electronics è il leader del mercato dei telefoni cellulari in Russia con
una quota di mercato del 30% alla fine del 2021, davanti alla cinese
Xiaomi (23%) e al 13% di Apple.
Ore 0.53 – Zelensky contro la Nato per la mancata applicazione della no-fly zone sull’Ucraina
Il presidente
ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato il rifiuto «deliberato» della
Nato a creare una no-fly zone in Ucraina.
Ore 0.49 – Zelensky parlerà in videoconferenza al Senato Usa
Il presidente
ucraino Volodymyr Zelensky parlerà in videoconferenza al Senato degli
Stati Uniti sabato. Lo ha detto un parlamentare americano. Zelensky
parlerà ai senatori via Zoom al mattino (ora di Washington) su richiesta
dell’Ucraina. Alcuni senatori statunitensi stanno sollecitando il
presidente Joe Biden a prendere una posizione più dura contro la Russia,
ad esempio sospendendo le importazioni del suo petrolio. La Casa
Bianca, però, lo ha escluso, temendo che potrebbe far salire ancora di
più i prezzi del petrolio e danneggiare i consumatori statunitensi
colpiti da un’inflazione record.
Ore 0.34 – Anche la rete Abc interrompe le trasmissioni dalla Russia
L’emittente
televisiva statunitense ABC News interromperà da questa notte le
trasmissioni dalla Russia a seguito della nuova legge sui media
approvata oggi nel Paese e che prevede fino a 15 anni di carcere per la
diffusione di notizie ritenute false. Questa decisione segue le analoghe
adottate da Bbc, dalla canadese Cbc, da Bloomberg e dalla Cnn.
Ore 0.20 – Zelensky: non sono fuggito, sono al mio posto
«Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev. Ma sono qua, lo vedete, al mio posto». Così Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video postato su Instagram, ha smentito l’annuncio fatto in precedenza dal presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo il quale lo stesso Zelensky era fuggito in Polonia. «Nessuno è scappato da nessuna parte, stiamo lavorando», aggiunge il presidente ucraino, citato da Interfax, indicando che con lui c’è il capo di gabinetto della presidenza Andriy Yermak.
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