Le sei regole della guerra in Ucraina

Quinto. Se le «barricate» tengono, la soluzione può essere quella di spianare, usare esplosivo in modo indiscriminato, scavare trincee che si avvicinino al target. Servono creatività e adattamento.

Sesto. In teoria l’Armata dovrebbe muoversi lungo linee obbligate, dall’esterno verso il centro. Gli oppositori hanno il modo di anticipare alcune delle mosse. Nulla che determini una sconfitta, il solo scopo è di rallentare l’operazione sperando in una lunga tregua.

L’intero scenario è condizionato da almeno due variabili. Il rischio per i civili che resteranno nella «sacca»: i resistenti li coinvolgeranno? L’atteggiamento del neo-zar: si è sempre detto che vuole ridurre le distruzioni perché poi intende governare l’Ucraina. In altri luoghi — come nella già citata Grozny e nel teatro siriano — ha semplicemente spianato. Nell’invasione ucraina, invece, ha iniziato a fuoco lento, per poi intensificare la cadenza dei colpi. Un cambio per dimostrare che può scatenare l’Inferno.

CORRIERE.IT

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