La guerra degli innocenti, oltre 100 bambini uccisi nei bombardamenti su Kharkiv

Fatalmente, dopo l’iniziale incredulità del 24 febbraio, tra chi resiste e chi combatte ora si serrano le fila, e ci si protegge dalla propaganda e dalla paranoia, per quanto possibile. Ma iniziano a circolare voci e denunce difficilmente verificabili, come di uomini rapiti a Kherson o donne stuprate dai soldati russi «in numerose città», come ha denunciato ieri il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. Intanto, per non sbagliare, la Russia ha bloccato Facebook e Twitter in tutto il Paese, dunque due dei pochi canali alternativi alle notizie ufficiali, e rilancia le accuse contro Kiev, che «prepara azioni provocatorie a Kharkiv», usando i civili come scudi umani, «con il coinvolgimento di giornalisti occidentali», che denuncerebbero così che i raid russi colpiscono la popolazione. «Non è più il momento di parlare – dice Vera – o di ascoltare promesse che verranno tradite. Conoscono solo la lingua delle bombe, e a quelle risponderemo, con qualsiasi mezzo».

LA STAMPA

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