La black list secondo Mosca: tra i Paesi ostili alla Russia anche l’Italia. Quali ritorsioni rischia?
Grano e mais
Russia e Ucraina insieme rappresentano circa un quinto del commercio mondiale di mais e una riduzione delle esportazioni può contribuire ad un aumento dei costi degli allevamenti, con conseguenze su tutta la catena alimentare. La Russia da sola pesa per il 6% del grano tenero che arriva nel nostro Paese e queste vendite ora saranno bloccate. Con un effetto aggravato in queste ore dal blocco all’export nel resto del mondo decretato dall’Ungheria per ragioni di sicurezza alimentare che rappresenta il 30% delle importazioni di grano tenero dell’Italia (usate per il pane e i derivati, ma poco per la pasta) e il 32% delle importazioni di mais.
L’energia
Da giorni il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro degli Esteri Di Maio hanno avviato trattative con alcuni Stati — primi fra tutti Algeria e Qatar — per strade alternative alla fornitura di gas e di energia se la Russia dovesse decidere di chiudere i rubinetti anche solo parzialmente. Al momento la minaccia implicita della Russia rimane sullo sfondo anche se per il momento sembra improbabile che Putin decida di imboccare questa strada, perché la Russia ne sarebbe la prima vittima: il gas naturale oggi è la sua prima fonte di entrate e una delle poche rimaste, con oltre 200 miliardi l’anno alle sue quotazioni attuali; e l’Europa è la prima cliente con oltre l’80% delle esportazioni russe di gas, una realtà difficilmente modificabile dato il ruolo essenziale delle infrastrutture esistenti di trasporto. Non ci sono abbastanza gasdotti per deviare le forniture destinate all’Europa verso la Cina, per esempio. Tagliarci il gas naturale, per Putin, sarebbe l’ultimo atto di un leader ormai in preda a una visione apocalittica del proprio ruolo.
Attacchi hacker
Da giorni l’Agenzia della cybersicurezza ha allertato le aziende e gli enti governativi su possibili attacchi informatici. Finora i dispositivi di protezione hanno funzionato ma rimane alto il pericolo di blocco per le reti, le infrastrutture e il sistema sanitario.
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