Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Mariupol, bombe su una scuola: «400 rifugiati all’interno». La Cina: noi dal lato giusto della Storia
Ore 7.50 – L’intervista a Gentiloni e le minacce di Mosca all’Italia
Il commissario agi Affari economici dell’Unione Europea, Paolo Gentiloni, è stato intervistato da Paolo Valentino (qui l’integrale del loro lungo colloquio)
a proposito della guerra in Ucraina. «L’Ue diventi autonoma nella
difesa e nell’energia», ha detto: «l’autonomia dovrà essere la parola
chiave per l’Europa», che nel corso della gestione della crisi in
Ucraina si sta comunque «muovendo bene».
Gentiloni è apparso anche molto deciso nel contestualizzare le
minacce ricevute ieri dall’Italia: «Mosca parla di conseguenze
irreversibili? Non va presa sul serio. Vale il 5 per cento del commercio
Ue».
Ore 7.30 — India e Giappone chiedono «la cessazione della violenza»
Il primo ministro giapponese Fumio Kishida e il suo omologo
indiano Narendra Modi hanno chiesto «l’immediata cessazione della
violenza» in Ucraina, al termine di un incontro a Delhi.
La posizione dell’India è stata, e continua ad essere, molto vicina
alla Russia: Modi ha evitato di menzionare l’Ucraina, la dichiarazione
congiunta non condanna l’aggressione russa, e l’India resta uno dei più
grandi acquirenti del petrolio russo.
Ore 7.15 – Gli stupri di guerra in Ucraina: «Violentate per una foto»
«Lui era il segretario del consiglio comunale: è stato assassinato.
Lei è stata violentata, in casa, dai russi. L’hanno ritrovata accanto al
figlio». La denuncia arriva da Ihor Sapozhko, 45 anni, sindaco di
Brovary, la città di circa 140 mila abitanti a una ventina di chilometri
da Kiev. E riguarda Oleksiy Zdorovets e la moglie, Maryna. Ed è solo
una di quelle che iniziano ad arrivare dalle persone in fuga dai
villaggi occupati. Il racconto, raggelante, di Lorenzo Cremonesi è qui.
Ore 7.04 – Il calvario e la «pulizia nazionalistica» a Mariupol
Le forze russe sono avanzate nella notte in profondità nella città
portuale di Mariupol, assediata e martoriata, in Ucraina. I pesanti
combattimenti hanno distrutto ieri un importante stabilimento
siderurgico; le autorità spiegano che le forze russe stanno conducendo
una «pulizia nazionalistica» (i civili vengono invitati a lasciare la
città e andare in Russia; se non lo fanno, vengono considerati “con
loro”, cioè con i resistenti; chi lascia la città è costretto a
spogliarsi e a mostrare i cellulari alle forze occupanti — spiega tutto Andrea Nicastro, qui).
La caduta di Mariupol, teatro di alcune delle peggiori sofferenze della
guerra, segnerebbe un’importante avanzata sul campo di battaglia per i
russi, che sono in gran parte impantanati fuori dalle grandi città a più
di tre settimane dall’invasione.
Ore 6.34 – L’incendio a Kamianka-Buzka, nell’Ovest dell’Ucraina
(Marta Serafini, inviata a Leopoli)
Nella notte a Lviv-Leopoli le sirene suono di nuovo suonate alle 5:28
fino alle 6:35. Dalle immagini circolate in rete si evince come a
Kamianka-Buzka a 42 km verso nord est abbia preso fuoco il tetto del
municipio.
Ore 6.20 – La Cina: «Siamo da lato giusto della Storia»
Il ministro degli Esteri della Cina ha detto che il tempo dimostrerà che Pechino si trova dal lato giusto della Storia, a riguardo della crisi in Ucraina. Wang Yi — secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters — ha detto che la Cina «è sempre stata a favore del mantenimento della pace, e contro la guerra» e che la sua posizione è sempre stata «oggettiva e giusta, in linea con i desideri dei diversi Paesi».
La posizione di Pechino è stata enigmatica, secondo diversi osservatori. Nemmeno una lunga telefonata tra Biden e Xi Jinping è riuscita a far posizionare chiaramente la Cina nel campo di chi chiede alla Russia di fermare l’aggressione contro Kiev; ieri una esplicita richiesta in questo senso da parte del governo ucraino è risultata vana.
Pechino si è rifiutata di condannare le azioni della Russia, o di chiamarle «una invasione», e gli Stati Uniti temono che possa rifornire la Russia con materiale bellico e con una «linea di garanzia» economico finanziaria in grado di consentirle di sopportare le sanzioni imposte dall’occidente.
«La Cina», ha detto Wang Yi, «non accetterà mai pressioni esterne, e si oppone a ogni sospetto senza fondamento».
Ore 5.36 – Zelensky: «Crimini guerra Mariupol passeranno alla storia»
In un nuovo video postato su Facebook, il presidente ucraino
Volodymyr Zelensky afferma che l’assedio di Mariupol passerà alla storia
per quelli che definisce «crimini di guerra» da parte dell’esercito
russo. «Fare questo a una città pacifica, quello che hanno fatto gli
occupanti, è una cosa terribile che sarà ricordata per i secoli a
venire», afferma Zelensky nel suo video-discorso notturno alla nazione
riportato dai media internazionali.
Ore 5.21 – Ucraina: sirene d’allarme in quasi tutte le regioni
Le sirene d’allarme antiaeree si sono attivate in quasi tutte le
regioni dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Oltre
che a Kiev e a Leopoli, il rischio di raid aerei è scattato negli oblast
di Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Sumy, Mykolaiv, Ternopil, Poltava,
Kirovograd, Ivano-Frankivsk, Dnipropetrovsk, Rivne, Volinia, Cherkasy,
Zhytomyr e Vinnytsia.
Ore 5.14 – Russi bloccano bus evacuazione cittadini Mariupol
Le truppe russe avrebbero fermato un convoglio di autobus diretto a
Mariupol per evacuare i residenti, riporta il Kyiv Independent. Secondo
il consiglio comunale di Berdyansk, il convoglio si stava dirigendo in
città da Zaporizhzhia per raccogliere i residenti di Mariupol in fuga ma
è stato fermato dalle forze di occupazione russe vicino al villaggio di
Azovske, a tre chilometri da Berdyansk. Al convoglio non è stato
permesso di entrare nei confini della città e agli autisti non è stato
permesso di pernottare.
Ore 4.38 – Ucraina: suonano sirene antiaeree a Leopoli
Allarme antiaereo a Leopoli. Le sirene sono scattate alle 4.20 ora
locale e gli altoparlanti hanno ordinato ai residenti di correre nei
rifugi. È il quarto allarme antiaereo in 24 ore nella città dell’ovest
dell’Ucraina.
Ore 3.59 – Zelensky: «Sospese le attività partiti politici filo-russi»
Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha annunciato che diversi
partiti politici saranno sospesi durante la legge marziale a causa della
guerra condotta dalla Federazione Russa e dei legami di alcuni di loro
con questo paese. In un video pubblicato oggi sul sito web della
presidenza ucraina, Zelensky ha riferito che il Consiglio nazionale di
sicurezza e difesa dell’Ucraina ha deciso di sospendere l’attività della
«Piattaforma di opposizione – Per la vita», «Partito della Sharia»,
«Nostro», «Blocco di opposizione», «Opposizione di sinistra», «Unione
delle forze di sinistra», «Stato», «Partito socialista progressista di
Ucraina». «Partito socialista», «Socialisti» e «Blocco Vladimir Saldo».
Ore 3.38 – Ucraina: Australia, stop export materie alluminio a Russia
Il governo australiano ha imposto un divieto all’esportazione di
allumina, minerali di alluminio e bauxite verso la Russia. Lo ha
annunciato il ministro degli Affari esteri australiano e senatrice per
il Commercio, Marise Payne. Inoltre le autorità australiane invieranno
almeno 70mila tonnellate di carbone termico in Ucraina per garantire la
sicurezza energetica del Paese.
Ore 2.29 – Sindaco Sumy: «Evacuati all’estero 71 bimbi orfani»
Settantuno bambini sono stati fatti evacuare verso destinazioni
estere dall’orfanotrofio della città ucraina di Sumy. Lo riporta il Kyiv
Independent, citando il sindaco Dmytro Zhyvytskyi. I bimbi si erano
rifugiati negli scantinati per due settimane prima che potessero essere
fatti partire per un luogo sicuro e molti di loro soffrono di problemi
di salute, ha specificato il primo cittadino del capoluogo
nordorientale.
Ore 00.37 – Regno Unito: «Kiev controlla cieli, Russia fallisce obiettivo»
Le forze aree ucraine e la difesa aerea stanno continuando a
difendere efficacemente lo spazio aereo. La Russia non riesce a ottenere
il controllo dei cieli e fa affidamento su armi lanciate da basi russe
per colpire obiettivi all’interno dell’Ucraina. È l’analisi
dell’intelligence britannica sulla attuale situazione del conflitto fra
Russia e Ucraina. Il controllo dello spazio aereo era uno dei principali
obiettivi dell’avanzata russa dai primi giorni del conflitto e il
fallimento mette in crisi i processi operativi.
Sabato, ore 00.19 – Sirene antiaeree a Kiev
Sirene antiaeree stanno suonando a Kiev. Lo riporta Ukrinform sul
suo canale Telegram, invitando la gente a raggiungere i rifugi.
L’allarme è stato poi interrotto dopo circa venti minuti.
Ore 23.10 – Treni interrotti tra Bielorussia e Ucraina
Dal pomeriggio di sabato sono interrotti i collegamenti ferroviari
tra Bielorussia e Ucraina. È quanto confermato dalla direzione delle
ferrovie ucraine. che ha ringraziato i lavoratori bielorussi: alla base
dello stop ci sarebbero forme di ribellione da parte di questi ultimi.
Di fatto l’interruzone del collegamento rende difficoltopso il
rifornimento delle truppe russe presenti sul territorio ucraino
attraverso il «corridoio»bielorusso.
Ore 23.00 – La denuncia: «Migliaia di civili deportati in Russia »
Migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in remote città della Russia, «deportati come fecero i nazisti durante la seconda guerra mondiale». La denuncia è del Sindaco della città martoriata dalla guerra Vadym Boichenko, che ha postato su Telegram un comunicato, riferisce Ukrinform. «Nell’ultima settimana, diverse migliaia di residenti di Mariupol sono stati portati in Russia. Gli occupanti hanno portato via illegalmente persone.
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