Ucraina Russia, le news di oggi sulla guerra | Bombe a Kiev su un centro commerciale, Mariupol respinge l’ultimatum: battaglia finale

di Lorenzo Cremonesi, Andrea Nicastro, Marta Serafini

Le notizie sulla guerra, minuto per minuto, di lunedì 21 marzo: oggi colloquio telefonico tra Biden, Draghi, Macron, Scholz, Johnson. Perdite di ammoniaca nell’impianto di Sumy

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• La guerra è al 26esimo giorno e stiamo vivendo ore decisive per Mariupol. Respinto l’ultimatum dei russi per un cessate il fuoco: «La resa non è un’opzione». Nella città le autorità locali hanno riferito di «centinaia di persone deportate», si moltiplicano le notizie sugli stupri di guerra.
• A Kiev, racconta qui sotto il nostro inviato Lorenzo Cremonesi, un centro commerciale è stato bombardato nella notte: almeno 7 morti. Fuga di ammoniaca da un impianto a Sumy, altra città sotto attacco.
• Proseguono gli sforzi della diplomazia. Oggi colloquio telefonico tra Biden, Draghi, Macron, Scholz, Johnson. La Svizzera si propone per ospitare i negoziati
• Ieri Mosca è tornata a usare missili ipersonici. Gli sfollati, in Ucraina, sono 10 milioni.
• Zelensky ha parlato ieri a Israele, paragonando la situazione dell’Ucraina alla storia di Israele, e i russi ai nazisti: un confronto che ha creato scandalo, in Israele.
• Perché la Russia ha minacciato l’Italia, sabato? La risposta potrebbe essere in un «ricatto» risalente alla prima fase della pandemia di Covid.


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Ore 7.45 – Il ricatto di Mosca sulla missione anti Covid
(Fiorenza Sarzanini) Cosa c’è dietro l’avvertimento all’Italia e l’attaco al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, sferrato sabato da Alexei Vladimorovic Paramonov, 60 anni, ex console russo a Milano, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri, che ha minacciato «conseguenze irreversibili» se il nostro Paese aderirà al nuovo piano di sanzioni contro Mosca?

Il timore della diplomazia e dell’intelligence è che la ritorsione si realizzi rivelando che cosa davvero accadde a partire dal marzo 2020, dopo l’arrivo di una delegazione di russi nel nostro Paese. La versione ufficiale parlava di aiuti per affrontare l’emergenza pandemica. In realtà la missione degli 007 aveva ben altri scopi (qui l’articolo completo).

Ore 7.20 – I missili sul centro commerciale di Kiev, raccontati da Lorenzo Cremonesi
(Dal nostro inviato a Kiev Lorenzo Cremonesi) Sette morti, e il bilancio di sangue è destinato a crescere. Le conseguenze dei bombardamenti russi sulla capitale dell’Ucraina, nelle ultime ore, si rivelano particolarmente gravi.

I razzi ieri sera hanno colpito alcune abitazioni e un grande centro commerciale a Podil, il quartiere di nord ovest già bombardato più volte negli ultimi giorni. Podil si trova ad un pugno di chilometri dalla linea del fronte dove sono attestate le avanguardie russe.

Ieri sera abbiamo sentito una forte serie di esplosioni, più intense del solito, il terreno e le finestre hanno tramato anche nel centro. Le sirene hanno suonato più volte. Durante la notte l’intera capitale è paralizzata dal coprifuoco. «Sento le sirene dei pompieri. Mi sa che questa volta ci sono danni importanti», ci diceva un nostro collaboratore che vive non lontano da Podil, ma non poteva verificare di persona. Solo questa mattina sono arrivate le prime immagini. Gli incendi sono ancora attivi.

Sappiamo da giorni che la frustrazione di Putin, alimentata dallo stallo in cui si trovano le sue truppe di terra grazie alla resistenza ucraina, sta scatenando le artiglierie e i tiri di missili contro i centri urbani.

Il rifiuto di Mariupol di capitolare all’ultimatum russo butterà benzina sul fuoco. Intanto Kiev resiste e rafforza le difese. La rappresaglia russa è destinata a intensificarsi.

Ore 7.00 – Ma perché Mariupol?
Perché la Russia sta colpendo — con tutta la ferocia possibile: bombardati ospedali, teatri, scuole, la città «è rasa al suolo» — Mariupol? E se la conquistasse, Putin potrebbe fermare l’offensiva, e sedersi davvero al tavolo negoziale? Fabrizio Dragosei prova a rispondere, in questo articolo.

5.19 – La Svizzera vuole ospitare i colloqui Kiev-Mosca
Il presidente Ignazio Cassis ha detto che spera che «le pistole tacciano presto» e che la Svizzera è pronta a mediare o a ospitare negoziati tra Ucraina e Russia. Cassis visiterà oggi il confine tra Polonia e Ucraina.

4.30 – Perdite di ammoniaca nell’impianto di Sumy
Perdite di ammoniaca in un impianto chimico a Sumy, città dell’est Ucraina assediata dalle truppe russe, hanno contaminato l’area nel raggio di 5 chilometri: a segnalarlo è il governatore Dmytro Zhyvytskyy, la perdita è stata segnalata alle 4.30 ora locale nell’impianto Sumykhimprom. A causarla, ha detto il governatore, un attacco aereo russo. L’impianto è nella periferia est della città, 263 mila abitanti, bombardata nelle scorse settimane dai russi. Le autorità hanno suggerito ai cittadini di Sumy di respirare con bende di garza imbevute di acido citrico.

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